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Editoria 19 Giu 2013

“Alle testate in regola i 10 mln recuperati dalla lotta alle frodi”

Ridistribuiti tra le aziende editoriali in regola con i requisiti per la concessione dei contributi per l'anno 2010 i primi dieci milioni di euro recuperati grazie al lavoro congiunto del Dipartimento Editoria e della Guardia di Finanza contro le frodi. Lo segnala il Dipartimento dell'Editoria e dell'Informazione della presidenza del Consiglio, che in una nota parla di "successo frutto di regole serie e controlli a tappeto", un risultato "che testimonia più di ogni altra cosa quanto sia giusta la strada di regole e controlli introdotte per legge dal Parlamento in fine di legislatura".

Ridistribuiti tra le aziende editoriali in regola con i requisiti per la concessione dei contributi per l'anno 2010 i primi dieci milioni di euro recuperati grazie al lavoro congiunto del Dipartimento Editoria e della Guardia di Finanza contro le frodi. Lo segnala il Dipartimento dell'Editoria e dell'Informazione della presidenza del Consiglio, che in una nota parla di "successo frutto di regole serie e controlli a tappeto", un risultato "che testimonia più di ogni altra cosa quanto sia giusta la strada di regole e controlli introdotte per legge dal Parlamento in fine di legislatura".

Il sottosegretario con delega all'Editoria, Giovanni Legnini, ha espresso soddisfazione per il concretizzarsi dell'azione di controllo che nell'assumere l'incarico aveva da subito sostenuta. Legnini aveva infatti manifestato l'intento di "accentuare i già intensi, seri e imparziali controlli per il rispetto delle regole, così da assicurare a tutti un esame rigoroso di servizio al sistema editoriale e ai cittadini tutti". Una promessa mantenuta -  l'inflessibilità verso chi froda lo Stato - "che ci permette adesso - ha concluso Legnini - ridistribuendo i dieci milioni di euro finora sequestrati, di rendere merito a imprese editoriali, giornalisti, operatori della comunicazione e lavoratori editoriali che ogni giorno lavorano onestamente e seriamente in nome del pluralismo dell'informazione e per questo ricevono il nostro contributo".  (ROMA, 19 GIUGNO - AGI )

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