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Editoria 31 Gen 2012

Allarme per la chiusura della free-press City Giunta Fnsi: “La Rcs ricollochi tutti i giornalisti”

“La decisione di Rcs Mediagroup di chiudere il quotidiano gratuito City entro il mese di febbraio, a 11 anni dal suo lancio, è un nuovo preoccupante segnale della crisi che sta colpendo il settore della free-press. Ma non deve far dimenticare le responsabilità e i doveri nei confronti dei giornalisti e dei lavoratori tutti da parte del primo gruppo editoriale italiano che, pur nelle difficoltà generali del mercato, ha aree e testate in sviluppo ed espansione capaci, anche di recente, di incrementare gli organici e l'occupazione.

“La decisione di Rcs Mediagroup di chiudere il quotidiano gratuito City entro il mese di febbraio, a 11 anni dal suo lancio, è un nuovo preoccupante segnale della crisi che sta colpendo il settore della free-press. Ma non deve far dimenticare le responsabilità e i doveri nei confronti dei giornalisti e dei lavoratori tutti da parte del primo gruppo editoriale italiano che, pur nelle difficoltà generali del mercato, ha aree e testate in sviluppo ed espansione capaci, anche di recente, di incrementare gli organici e l'occupazione.

La Giunta esecutiva della  Fnsi esprime solidarietà concreta e pieno appoggio ai colleghi della testata ed è al loro fianco nella vertenza con l'azienda per la ricerca di una soluzione che dovrà necessariamente prevedere un piano di ricollocazione dei giornalisti all'interno del gruppo con tempi, criteri e modalità certi. La scelta editoriale di rinunciare ad una testata molto apprezzata dai lettori della free-press, e con una diffusione in costante aumento, non può certo essere pagata dai lavoratori.
Il Sindacato dei giornalisti eserciterà, come sempre, con senso di responsabilità il suo ruolo fino in fondo, nel confronto che partirà nei prossimi giorni, nel solo interesse dei colleghi. Ma intima sin da ora a Rcs Mediagroup, rispetto a politiche di assunzioni in qualsiasi testata del gruppo, a trovare preliminarmente  una soluzione per i giornalisti di City. In nessun gruppo editoriale, e tantomeno in una grande azienda come Rcs Mediagroup, possono esserci figli ‘impuri’ o di serie B, ma tutti giornalisti di pari valore e dignità.” DOPO 11 ANNI RCS CHIUDE IL QUOTIDIANO FREE PRESS
LA REDAZIONE DI CITY PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE
DECISA L'OCCUPAZIONE DEL PROPRIO SITO WEB
La redazione di City, riunita in assemblea, proclama lo stato di agitazione permanente e vara un pacchetto di proteste multimediali: occupazione del proprio sito web, profilo facebook, colonna degli sms. L’iniziativa è stata decisa dalla redazione dopo l’annuncio della sospensione delle pubblicazioni del quotidiano free press di Rcs Mediagroup entro la fine di febbraio.
Da oggi quindi sia sul sito del giornale che su facebook sono disponibili gli aggiornamenti sullo stato della protesta. Chi vuol dire “no alla chiusura di City” può scrivere all’indirizzo city@rcs.it o mandare un sms al 342411173: i messaggini saranno pubblicati sul giornale.
La redazione ha anche deciso di sospendere i turni di ribattuta e si scusa con i lettori che non potranno avere a disposizione sul giornale del giorno dopo le notizie di tarda serata, come i risultati delle partite di calcio.
Il cdr ringrazia tutti i colleghi e i lettori per la tangibile dimostrazione di solidarietà dimostrata nei confronti di chi lavora a City. 24 gennaio 2012  Rcs chiude il quotidiano free press City
Il presidente dell’Assostampa Campania Enzo Colimoro comunica:
La Rcs Mediagroup/Rizzoli Corriere della Sera ha deciso, dopo 11 anni, la sospensione entro febbraio 2012 di tutte le pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuse in otto città (Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Bari e Napoli). In Campania i colleghi colpiti da questa decisione sono due. Al CdR ed a tutti i colleghi di City l’Assostampa Campania esprime solidarietà e vicinanza ed auspica che l’azienda tuteli il lavoro dei 19 giornalisti di City dei collaboratori e dei poligrafici ricollocando i lavoratori all’interno delle testate del gruppo.

L'ASSOCIAZIONE STAMPA SUBALPINA ESPRIME SOLIDARIETÀ AL CDR E A TUTTI I COLLEGHI DI CITY
Dopo 11 anni, la Rcs ha deciso la sospensione da febbraio di tutte le pubblicazioni del quotidiano free press City, attualmente diffuse in otto città (Torino, Milano, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Bari e Napoli).
La decisione colpisce 17 redattori (due in Piemonte), più il direttore Bruno Angelico e il vicedirettore Antonio Di Rosa, una quindicina di collaboratori, i poligrafici e 320 “strilloni” che si occupano della distribuzione del giornale. Tutto questo senza considerare l’indotto.
RCS MediaGroup è un gruppo editoriale internazionale, multimediale, attivo nel settore dei quotidiani (Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, ecc.), dei periodici e dei libri, nel comparto della radiofonia, dei new media e della tv digitale e satellitare.
Nel ribadire la sua solidarietà ai colleghi, l'Associazione Stampa Subalpina auspica che l’azienda tuteli il lavoro dei giornalisti, dei collaboratori e dei poligrafici, considerandone la ricollocazione all’interno delle molteplici testate e iniziative del gruppo Rcs. RCS CHIUDE IL QUOTIDIANO FREE PRESS CITY
DOPO 11 ANNI DAL SUO DEBUTTO L’EDITORE GETTA LA SPUGNA
Dopo 11 anni dal suo debutto City chiude. La Rcs Mediagroup (Rizzoli Corriere della Sera), che possiede al 100% City Italia Spa, getta la spugna nel comparto free press. Ci è stato comunicato che l’Editore ha deciso la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuso in otto città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari.
Le ragioni addotte dalla Rcs sono di carattere economico legate al calo dei fatturati pubblicitari.
Per contrastare tale fenomeno nell’ultimo anno questo cdr e la redazione hanno responsabilmente accettato un doloroso piano di tagli, imposto dall’Azienda, che ha portato anche alla fuoriuscita di cinque redattori, con un impatto considerevole su un corpo redazionale che prima della cura dimagrante contava 24 unità.
Paradossalmente, malgrado un vistoso calo di investimenti, proprio nel 2011 il gradimento è ulteriormente cresciuto arrivando ad un totale 1.786.000 lettori, che ha fatto di City il sesto quotidiano più letto d’Italia.
In questi 11 anni di vita i giornalisti di City hanno fatto il loro lavoro con professionalità, competenza, passione e senso di responsabilità, in un percorso di crescita professionale tangibile come, ad esempio, il lavoro su più piattaforme.
Ora, quanto meno, ci aspettiamo e chiediamo con forza che la Rcs, primo gruppo editoriale italiano, si assuma le proprie responsabilità e tuteli il lavoro dei 19 giornalisti della redazione, dei collaboratori e dei poligrafici di City, con la piena ricollocazione di tutti i colleghi all’interno delle testate del gruppo.
Il cdr di City - 23 gennaio 2012 LOMBARDA SULLA CHIUSURA DI CITY
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti è solidale con i redattori e con tutti i lavoratori del quotidiano free press City, mobilitati contro la chiusura della testata, annunciata inaspettatamente da Rcs Media Group.
La decisione presa da Rcs è molto grave: riduce ancora l’offerta informativa a livello nazionale, regionale e cittadino; ed elimina ulteriori posti di lavoro. Non si può accettare che uno dei gruppi editoriali più importanti imponga - da un giorno all’altro - la chiusura di un quotidiano (tra i più letti in Italia) senza alcun preavviso e senza aver avviato un confronto preventivo
con le organizzazioni sindacali. Un atteggiamento che, oltre tutto, sembra voler aprire la strada ad analoghe unilaterali prese di posizione da parte di Rcs.
L’Alg assicura il proprio impegno in tutte le sedi opportune per contrastare la decisione del gruppo Rcs e chiede, per tutti i redattori di City, la ricollocazione all’interno delle testate del gruppo.

 

@fnsisocial

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