“Lezioni per capire e raccontare la realtà”. Attesi oltre 200 partecipanti da tutta Italia.
CAPODARCO DI FERMO - Andare oltre i motori di ricerca, cercando di non farsi sostituire da un algoritmo. E’ questo il filo rosso della XV edizione del “seminario di formazione per giornalisti a partire dai temi del disagio e delle marginalità” organizzato da Redattore Sociale con il patrocinio della Fnsi. Ma nella consueta cornice della Comunità di Capodarco di Fermo, dal 28 al 30 novembre, Google con le sue meraviglie e le sue insidie sarà solo un convitato di pietra. Come recita il sottotitolo (il titolo è appunto “Algoritmi”), gli oltre 200 partecipanti all’incontro di quest’anno sono chiamati prima di tutto ad ascoltare alcune “Lezioni per capire e raccontare la realtà. Oltre i motori di ricerca”, tenendo bene a mente la lapidaria frase di Goffredo Fofi riportata in testa all’introduzione del programma: “Senza condividere è inutile leggere e scrivere”. L’appuntamento di Capodarco si aprirà venerdì 28 novembre con una sessione dedicata tutta al tema immigrazione e giornalismo. Il dibattito inizierà con due autorevoli rappresentanti delle istituzioni giornalistiche (il segretario della Fnsi Siddi e il consigliere dell’Ordine giornalisti Volpati) e con la presentazione della “Carta di Roma” e del relativo Osservatorio su migranti e media. Quindi un titolo molto esplicito per la relazione di don Giovanni Nicolini (“Il razzismo sdoganato (come siamo arrivati a questo punto?”) e una performance attorno al libro di Milena Magnani “Il circo capovolto” (una favola in un campo rom). Tutto il sabato, e per la prima volta da anni interamente in plenaria, sarà invece dedicato alle lezioni. La mattina ai “Sottoscala dell’economia”, con Loretta napoleoni, Claudia Segre e padre Giulio Albanese. Il pomeriggio ai metodi dell’inchiesta sociale, con Pino Corrias che cucirà insieme gli interventi di tre scrittori italiani (Walter Siti, Alessandro Leogrande, Maurizio Braucci) che ciascuno a suo modo utilizzano tecniche “giornalistiche” e una relazione di Stefano Laffi sull’uso (spesso improprio) dei numeri nei resoconti su temi sociali. La conclusione di domenica mattina sarà divisa in due interviste d’eccezione: quella di Maria Nadotti a Rosaria Capacchione, giornalista giudiziaria del Mattino pluripremiata e da vari mesi costretta vivere sotto scorta; e quella di Giovanni Maria Bellu a Goffredo Fofi sul tema del giornalismo come “storia del presente”. Ma come sempre, al di là del programma, i tre giorni saranno caratterizzati da vari momenti di dibattito, di incontro, di presentazione di nuove ricerche, anteprime di eventi (come il nuovo sito dell’Agenzia Redattore Sociale), momenti conviviali e soprattutto da un ulteriore filo rosso: i video premiati nell’edizione 2008 dell’Anello debole, che punteggeranno i lavori con intermezzi di grande interesse commentati da alcuni dei componenti della giuria (www.premioanellodebole.it). Il seminario di Capodarco si presenta quest’anno anche con un sito web tutto per sé, dove sono raccolti tra l’altro gli atti completi delle prime 14 edizioni, nelle quali sono intervenuti 219 relatori dai mondi della cultura, del giornalismo e dell’impegno sociale, e a cui hanno partecipato oltre 2.700 persone in massima parte giornalisti e operatori dell’informazione. Per il programma completo e la scheda di partecipazione vai su: www.giornalisti.redattoresociale.it.