«In merito al comunicato dei Comitati di redazione delle agenzie di stampa, riuniti in coordinamento, e alla luce dei termini ultimativi in esso contenuti, si precisa che la fase di dialogo e collaborazione tra le parti viene così di fatto unilateralmente compromessa dallo stesso coordinamento dei Cdr».
Il ministro Luca Lotti risponde così alla nota dei Cdr delle agenzie di stampa che gli chiedevano una convocazione urgente e, dopo aver ribadito «l'attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell’informazione e dei livelli occupazionali», in un comunicato «assicura la propria disponibilità al dialogo purché avvenga nel reciproco rispetto dei sostanziali principi del confronto».
I Cdr delle agenzie avevano lanciato un ultimatum al ministro con delega all'editoria, sollecitando la possibilità di valutare soluzioni alternative al bando di gara europeo per la fornitura dei servizi di informazione primaria al governo, proprio con l'intento di salvaguardare pluralismo delle voci e livelli occupazionali. «In assenza di risposte concrete entro le 19 di oggi, le agenzie proclameranno uno sciopero nella giornata di domani», concludeva il coordinamento dei Cdr.
La risposta del ministro è stata la convocazione della Federazione della Stampa per un incontro da concordare per la prossima settimana «che avrà al centro – spiega ancora la nota del ministro – tutti i temi legati al bando per l'acquisto dei servizi realizzati dalle agenzie di stampa».
Convocazione a cui il segretario della Fnsi ha subito risposto, in attesa di definire i dettagli dell’incontro. «È fondamentale – ha spiegato Raffaele Lorusso – che il confronto sulle modalità che devono regolare il rapporto fra le agenzie di stampa e il governo vada avanti. La comprensibile preoccupazione dei giornalisti delle agenzie di stampa per una procedura, quale quella della gara europea per l'affidamento dei servizi, che potrebbe mettere a rischio i livelli occupazionali, non deve compromettere né il clima di dialogo che si è già instaurato con il governo né la ricerca di soluzioni alternative, a cominciare da un decreto legge, sul quale sarà necessario procedere con i dovuti approfondimenti».
La FNSI è pronta a incontrare nuovamente il ministro Luca Lotti, «che ringrazio per la disponibilità ad un incontro da tenersi la prossima settimana. A lui - conclude il segretario Lorusso - come già nell'incontro dell'altro giorno con il presidente del Consiglio, ribadiremo la nostra contrarietà alla gara europea e la volontà di trovare soluzioni condivise che, nel rispetto delle leggi, assicurino la continuità del servizio e garantiscano l'occupazione».
Una risposta, quella del ministro, che i giornalisti delle agenzie di stampa hanno valutato insufficiente. Tanto da proclamare per domani, sabato 25 marzo, il primo sciopero nella storia dell'editoria italiana dell'intero settore dell'informazione primaria.