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Cdr 06 Giu 2011

Agenzia Ansa di Milano: aumenta il lavoro ma diminuiscono i redattori

L’Ansa, con giusto orgoglio, si vanta di essere la prima agenzia in Italia e la quarta nel mondo. Peccato che però l’organico venga sempre più ridotto talvolta con una logica che si stenta a capire. Dopo un piano di pensionamenti volontari che ha portato all’uscita di una quarantina di colleghi, è stato dichiarato uno stato di crisi che taglia altri 55 giornalisti. L’effetto pratico è che i redattori scenderanno, entro il gennaio 2012, a circa 370. Un numero basso se si considerano le 21 sedi nazionali e le oltre 30 internazionali oltre ai lunghi orari di apertura delle redazioni per garantire una adeguata copertura del territorio.

L’Ansa, con giusto orgoglio, si vanta di essere la prima agenzia in Italia e la quarta nel mondo. Peccato che però l’organico venga sempre più ridotto talvolta con una logica che si stenta a capire. Dopo un piano di pensionamenti volontari che ha portato all’uscita di una quarantina di colleghi, è stato dichiarato uno stato di crisi che taglia altri 55 giornalisti. L’effetto pratico è che i redattori scenderanno, entro il gennaio 2012, a circa 370. Un numero basso se si considerano le 21 sedi nazionali e le oltre 30 internazionali oltre ai lunghi orari di apertura delle redazioni per garantire una adeguata copertura del territorio.

E la situazione diventa sempre più difficile anche per la redazione milanese dove dal primo aprile una collega, professionalmente ancora giovane, si è dimessa dopo aver trovato un accordo da lei stessa richiesto. In Cronaca si scende così a 14 redattori dai 21 che erano meno di 3 anni fa, un terzo della forza lavoro giornalistica.
Il risultato – anche se l’apertura dell’ufficio è stata ridotta di un’ora (al momento è dalle 7.30 a mezzanotte dal lunedì al sabato, mentre prima si chiudeva all’una; la domenica dalle 10 alle 24, sempre con chiusura anticipata e con la prospettiva di altre riduzioni di orario durante l’estato come avvenne lo scorso anno) – è che si è già determinato un ulteriore aggravio di lavoro e un peggioramento delle condizioni professionali dei redattori. In queste condizioni è difficile garantire la tempestività, la qualità e l’obiettività delle notizie che sono da sempre il marchio distintivo dell’Ansa. L’assemblea dei giornalisti ha chiesto l’intervento del Cdr per ripristinare il numero dei redattori non solo in riferimento all’ultima riduzione,scegliendo i nuovi assunti fra la pletora di precari di Ansa Milano.

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