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Unione Europea 04 Apr 2014

Afghanistan: uccisa la fotografa dell'Associated Press

Una fotografa dell'Associated Press è rimasta uccisa e la sua collega giornalista ferita durante un attacco a colpi di arma da fuoco nell'est dell'Afghanistan venerdì mattina. Lo riferisce un tweet dell'agenzia afghana Tolonews citando fonti delle autorità locali. Le due sono state aggredite mentre stavano visitando l'ufficio del governatore del distretto di Tanai, da un uomo, con indosso un'uniforme, che è stato arrestato. Katthy Gannon è rimasta gravemente ferita, mentre la fotografa Anja Niedringhaus è morta.

Una fotografa dell'Associated Press è rimasta uccisa e la sua collega giornalista ferita durante un attacco a colpi di arma da fuoco nell'est dell'Afghanistan venerdì mattina. Lo riferisce un tweet dell'agenzia afghana Tolonews citando fonti delle autorità locali. Le due sono state aggredite mentre stavano visitando l'ufficio del governatore del distretto di Tanai, da un uomo, con indosso un'uniforme, che è stato arrestato. Katthy Gannon è rimasta gravemente ferita, mentre la fotografa Anja Niedringhaus è morta.

Tormentata vigilia elettorale
La Gannon, corrispondente per il Pakistan e l'Afghanistan, è canadese e la sua collega, la fotografa che l'accompagnava, Anja Niedringhaus , era tedesca. Le due reporter si trovavano in una piccola città nella provincia di Khost, nel distretto di Tania, nella parte orientale del Paese, quasi al confine con il Pakistan. L'Afghanistan vive una tormentata vigilia elettorale: domani si vota per le elezioni presidenziali, un voto che i talebani hanno minacciato di insanguinare in tutto il Paese. Sulla tornata elettorale, che segnerà la fine dell'epoca Karzai e dell'impegno delle forze Nato nel Paese, in scadenza a fine anno, pesano essenzialmente due incognite: la sicurezza degli elettori e il fondato rischio di brogli. Quello odierno è il terzo attacco contro giornalisti nelle ultime settimane in Afghanistan. L'11 marzo fu assassinato lo svedese Nils Horner, in pieno centro di Kabul mentre faceva interviste. Due settimane fa, un giornalista afghano dell'agenzia Afp, Sardar Ahmad, è rimasto ucciso in un attacco talebano contro un hotel di lusso nella capitale, insieme alla moglie e ai due figli maggiori. La foto dell'unico sopravvissuto della famiglia, un bimbo di un paio d'anni, in un letto d'ospedale ma sorridente, è stata una delle ultime ritwittate dalla fotografa tedesca nel suo profilo, il 28 marzo scorso.

Dalla caduta del muro ai talebani, la carriera di Anja
Anja Niedringhaus era una delle fotografe più apprezzate e stimate della sua generazione. Ha vinto nel 2005 il premio Pulitzer per i suoi lavori sulla guerra in Iraq. Aveva iniziato a lavorare come fotografa a 17 anni. Poi aveva coperto la caduta del muro di Berlino. Nel 1990 diventa fotoreporter a tempo pieno ed entra nella European Pressphoto Agency di Francoforte. Poi per dieci anni lavora sul conflitto in Yugoslavia. Nel 2001 va in Afghanistan dove passa tre mesi per raccontare la caduta dei talebani e cinque anni dopo ottiene il prestigioso Nieman Fellowship ad Harvard. E’ autrice, tra gli altri, del celebre scatto della strage di Nassiriya. 4 aprile 2014 Da http://www.corriere.it/

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