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Appuntamenti 22 Set 2010

A Lucca sabato 25 settembre un convegno su Mario Pannunzio e la tradizione liberale con lo storico Massimo Teodori

Lucca, 22 settembre - Si intitola ''Pannunzio e la tradizione liberale del Novecento'' il convegno che la rovincia di Lucca dedica al giornalista e intellettuale lucchese per celebrare il centenario della sua nascita. L'incontro si terrà sabato 25 settembre, a partire dalle ore 10.30, nella sala Ademollo di Palazzo Ducale e sarà aperto dai saluti del presidente della Provincia, Stefano Baccelli, del senatore Luigi Compagna e dal senatore Andrea Marcucci.

Lucca, 22 settembre - Si intitola ''Pannunzio e la tradizione liberale del Novecento'' il convegno che la rovincia di Lucca dedica al giornalista e intellettuale lucchese per celebrare il centenario della sua nascita. L'incontro si terrà sabato 25 settembre, a partire dalle ore 10.30, nella sala Ademollo di Palazzo Ducale e sarà aperto dai saluti del presidente della Provincia, Stefano Baccelli, del senatore Luigi Compagna e dal senatore Andrea Marcucci.

 

 

Durante l'incontro Massimo Bordin, giornalista di Radio Radicale, intervisterà lo storico Massimo Teodori, autore del libro ''Pannunzio. Dal 'Mondo' al Partito Radicale: vita di un intellettuale del Novecento''. Il volume, edito da Mondadori nel giugno 2010, è - di fatto - la prima ed unica biografia completa del giornalista lucchese, tutta basata su documenti inediti.

''Questo convegno - commenta Baccelli - è il punto di arrivo di un percorso che la Provincia di Lucca ha progettato e intrapreso più di un anno fa, per celebrare adeguatamente il centenario della nascita di Mario Pannunzio. Un uomo e un giornalista che può essere annoverato tra i rappresentanti di spicco di quel pensiero laico, liberale e riformatore che è stato uno delle preziose risorse culturali ed etiche - seppur minoritarie - dell'Italia del Secondo Dopoguerra. L'intento di questa amministrazione, infatti, è quello di

vivere e testimoniare un forte impegno civile per tutelare e trasmettere alle nuove generazioni il senso di un percorso culturale e politico che ha costituito, e costituisce, una risorsa importante per il nostro Paese''.
Il percorso delle celebrazioni è iniziato nel giugno 2009 con l'importante incontro con Eugenio Scalfari, invitato a Palazzo Ducale per ricordare Mario Pannunzio insieme all'altro grande intellettuale lucchese di cui nel 2010 si celebra il centesimo anniversario della nascita, Arrigo Benedetti, entrambi grandi giornalisti, esponenti di punta della cultura liberaldemocratica italiana.

Mario Pannunzio nacque a Lucca il 5 marzo del 1910. La famiglia della madre apparteneva alla aristocrazia della città mentre il padre era un avvocato abruzzese, prima militante socialista e quindi convertitosi al comunismo dopo un viaggio in Russia. Probabilmente furono proprio le influenze contrastanti provenienti dai genitori a sviluppare in lui il chiaro orientamento liberale, la discrezione, la naturale riservatezza e l'amabilità di modi che lo contraddistinsero duramente la sua vita. Nel 1932 fondò la rivista "Oggi" che dovette chiudere dopo pochi numeri per ragioni politiche. Collaborò quindi con Leo Longanesi alla redazione del primo rotocalco italiano, "Omnibus",  presto soppresso dalla censura fascista. Stessa sorte per "Tutto" ed "Oggi", settimanali diretti insieme ad Arrigo Benedetti. 

Dopo l'8 settembre del 1943 fu incarcerato per antifascismo nel carcere romano di Regina Coeli avendo rifondato in clandestinità il Partito Liberale prima del 25 luglio. Diresse subito il quotidiano "Risorgimento Liberale", clandestino fino al giugno 1944, quindi organo del Pli e più diffuso quotidiano del dopoguerra (1944-1947).

Nel febbraio del 1949 fondò ''Il Mondo'', che s'impose fino al 1966 come il settimanale politico, economico e culturale più autorevole del dopoguerra. Nel dicembre del 1955 fu tra i fondatori del Partito radicale, inizialmente denominato Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali Italiani per perseguire una linea politica da ''Terza forza'' liberaldemocratica, laica e riformatrice. Morì il 10 febbraio del 1968. (ADNKRONOS)

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