Celebrata a Conselice, nel ravennate, la nona edizione della festa al Monumento alla libertà di stampa alla presenza delle istituzioni locali, del presidente dell'Aser, Serena Bersani, e del segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, che ammonisce: "La libertà di stampa in Italia non se la passa affatto bene. Preoccupa fortemente il tentativo di bavaglio che si sta consumando in Parlamento". Annunciato il premio in memoria di Camillo Galba rivolto agli studenti dell'istituto comprensivo cittadino.
"La libertà di stampa in Italia non se la passa affatto bene. Assistiamo all'aumento dei giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata, anche in zone prima immuni del Paese. E in queste settimane ci preoccupa fortemente il tentativo di bavaglio che si sta consumando in Parlamento: con il paravento della privacy, si vuole impedire ai cittadini di venire a conoscenza di comportamenti, non necessariamente di rilevanza penale, che tuttavia ci possono dire molto sulla condotta della classe dirigente e politica. Un bavaglio inaccettabile".
A Conselice, nel ravennate, all'ombra del ciclostile che nel periodo della
Resistenza vide la nascita dei primi giornali clandestini - oggi monumento alla
libertà di stampa, nella piazza del paese - il segretario della FNSI Raffaele
Lorusso ha ribadito le "forti preoccupazioni" attorno alla modifica
dell'articolo 595 del codice penale che punisce la diffamazione a mezzo stampa.
"Una norma retaggio del passato che prevede addirittura il carcere per i
giornalisti – ha spiegato Lorusso al teatro comunale del paese che ogni anno,
il primo ottobre, ospita la manifestazione organizzata dal Comune e da una
vasta rete sociale e istituzionale che tra gli altri comprende Aser, Ordine dei
giornalisti e Anpi – ma la modifica di questa norma sta diventando un mezzo per
introdurre un bavaglio inaccettabile. La libera circolazione delle idee è alla
base dell'articolo 21 della Costituzione, ma non dimentichiamo che la libertà
di stampa riguarda anche il primo articolo della Carta: la sovranità appartiene
al popolo. Per esercitare questa sovranità i cittadini hanno il diritto di
essere informati. 'Conoscere per deliberare' diceva il presidente Luigi Einaudi.
Se passa questo bavaglio per la stampa si verrà meno a questo concetto e la
nostra democrazia sarà meno forte".
La manifestazione, arrivata alla sua nona edizione, ha visto la partecipazione
del numero due dell'Anci, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, della prima
cittadina di Conselice Paola Pula e della presidente dell'Associazione stampa
Emilia-Romagna, Serena Bersani. Complice il maltempo, la manifestazione si è
spostata al teatro comunale, in platea gli studenti dell'istituto comprensivo
di Conselice che hanno aperto la giornata intonando l'inno di Mameli e il canto
partigiano 'Bella ciao'.
È spettato a Serena Bersani, presidente Aser, chiudere l'iniziativa e dare un
annuncio importante agli studenti: "Il monumento alla libertà di stampa e
alle stamperie clandestine è stato fortemente voluto dal presidente Aser che 9
anni fa diede vita a questa iniziativa insieme all'allora sindaco Maurizio
Filippucci. Sto parlando di Camillo Galba. Camillo non è più con noi da poco
più di un anno e sentiamo tutti la sua mancanza, oggi, se possibile, ancora di
più. Era orgoglioso e felice di questa iniziativa e ancora viene ricordato il
suo discorso sull'importanza delle biciclette e delle staffette partigiane in
queste zone all'epoca della guerra di Liberazione. Questo è uno degli spunti
che consegno ai ragazzi delle scuole in platea che realizzano un giornalino ben
confezionato. Il direttivo dell'Aser – ha annunciato la presidente – ha
deliberato di destinare mille
euro a nome di Camillo in buoni per libri e cultura per i ragazzi impegnati
in questo progetto di educazione all'informazione. È un piccolo gesto che vuole
ribadire come Camillo sia ancora qui con noi, anche oggi, e che le sue idee di
libertà continueranno a camminare sulle nostre gambe".