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Il presidente dell'Ast, Sandro Bennucci
Associazioni 25 Nov 2024

25 novembre, Ast: «Donne e informazione, insieme per contare di più»

Il sindacato regionale in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne: «Dobbiamo essere in grado di porci come strumento di ascolto delle istanze e di mobilitazione per rivendicare una parità sostanziale nel nostro settore».

«Sottorappresentate e sottostimate. Anche nel mondo dell'informazione la forbice tra uomini e donne è ancora fortemente sbilanciata penalizzando le colleghe sia come presenza all'interno delle testate, come firma sulle prime pagine, come responsabilità e ruoli apicali di direzione. Salari più bassi, precarizzazione, pressione professionale e molestie rappresentano una quotidianità lavorativa e umana che rende anche le redazioni luoghi non sicuri e non tutelanti la dignità della donna. Anche in questo il sindacato deve essere in grado di porsi come strumento di ascolto delle istanze e di mobilitazione per rivendicare una parità sostanziale nel mondo dell'informazione». Lo affermano, in una nota diffusa lunedì 25 novembre 2024, il presidente Sandro Bennucci, la vicepresidente Chiara Brilli, la componente della Commissione nazionale pari opportunità Stefania Guernieri e tutti gli organismi dirigenti dell'Assostampa Toscana, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

«Come Assostampa – proseguono - abbiamo un consiglio direttivo in cui la parità di genere è pratica quotidiana tra eletti ed elette e nel confronto e nelle varie istanze poste e discusse. Portiamo avanti un ciclo di formazione deontologica in collaborazione con la Regione Toscana che vedrà nel 2025 il terzo di una serie di corsi sul linguaggio contro la violenza di genere che si terrà a Prato, in un percorso di sensibilizzazione rivolto ai colleghi che renda il tema della parità di genere centrale sul piano delle battaglie contrattuali, retributive, professionali e di solidarietà all'interno delle redazioni».

L’Ast sottolinea: «Ancora troppo spesso la presenza delle colleghe nelle testate è all'insegna di una diffusa precarizzazione e un loro ruolo direzionale, nei pochissimi casi in cui avviene, si scontra con reazioni maschiliste e patriarcali». L’Assostampa conclude ribadendo il proprio impegno «nel sostenere e dare visibilità a competenze e saperi femminili nel mondo del giornalismo toscano, a tutela anche della qualità dell'informazione e della libertà di stampa».

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