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Editoria 22 Apr 2010

143 senatori bipartisan: “Prorogare le tariffe agevolate”

''Governo proroghi almeno fino al 31 dicembre 2010 le tariffe postali agevolate per giungere ad una definitiva riforma di settore al fine di risolvere un capitolo altrimenti angosciante. Molte imprese editoriali stanno chiudendo''. Lo chiedono 143 senatrici e senatori di tutti i gruppi parlamentari in un'interpellanza urgente al presidente del Consiglio e ai ministeri competenti, a prima firma di Vincenzo Vita (Pd) seguita da Alessio Butti (Pdl), Francesco Mura (Lega), Fabio Giambrone (Idv) e Giampiero D'Alia (Udc) e tutta la presidenza del gruppo Pd.

''Governo proroghi almeno fino al 31 dicembre 2010 le tariffe postali agevolate per giungere ad una definitiva riforma di settore al fine di risolvere un capitolo altrimenti angosciante. Molte imprese editoriali stanno chiudendo''. Lo chiedono 143 senatrici e senatori di tutti i gruppi parlamentari in un'interpellanza urgente al presidente del Consiglio e ai ministeri competenti, a prima firma di Vincenzo Vita (Pd) seguita da Alessio Butti (Pdl), Francesco Mura (Lega), Fabio Giambrone (Idv) e Giampiero D'Alia (Udc) e tutta la presidenza del gruppo Pd.

''L'emanazione e l'insolita pubblicazione immediata del provvedimento - scrivono - ha privato nel volgere di un giorno moltissime aziende editoriali di agevolazioni dai più ritenute fondamentali per la loro sopravvivenza, e senza alcuna comunicazione alle competenti commissioni parlamentari. La sospensione delle tariffe postali agevolate coinvolge infatti circa 8000 testate, che subiscono un insostenibile aggravio economico con pesanti ed ulteriori difficoltà per un settore che sta attraversando la difficile congiuntura a tutti ben nota.

Le maggiori conseguenze saranno subite in particolare dalle piccole associazioni, dalle Onlus e dalla stampa locale, e molte delle quali hanno già annunciato la sospensione delle rispettive  pubblicazioni''.''Il governo deve chiarire .

concludono i senatori di maggioranza e opposizione - se abbia valutato le gravi ricadute economiche e occupazionali del decreto ministeriale 30 marzo 2010 sul comparto dell'editoria, già sottoposta agli effetti di una forte crisi caratterizzata da un notevole calo di fatturati e volumi e quali iniziative intenda adottare per salvaguardare una indispensabile forma di sostegno indiretto all'editoria, soprattutto per i piccoli e medi editori che nella spedizione in abbonamento postale trovano l'unica e insostituibile forma di diffusione al pubblico delle proprie testate''. (ANSA)

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