"Le liste di proscrizione mediatica di tanti giornalisti scomodi o personaggi dello spettacolo sono ormai storia - ha detto Goracci -: Enzo Biagi, Michele Santoro, Daniele Luttazzi, Beppe Grillo e il caso del momento Sabina Guzzanti, che sarà con noi per presentare appunto "Viva Zapatero" nato dalle ceneri del soppresso "Raiot".
L'amministrazione comunale commenta positivamente il riscontro mediatico registrato nei confronti delle iniziative che si svolgono a Gubbio; lo ha fatto già dal giorno dell'apertura del Forum sull'informazione (appuntamento che è diventato definitivo ha assicurato) il sindaco Orfeo Goracci, di Rifondazione comunista, che ha positivamente commentato l'inserto di Repubblica che a pagina 131 presenta La Mostra del Tartufo e a pagina 159 parla della manifestazione "Altrocioccolato" della settimana prossima. "E' questa un'ulteriore testimonianza di come la città di Gubbio cerchi di essere presente quanto più possibile sui media ed organi di informazione e di far parlare di se positivamente, consolidando un'immagine ormai da tempo accredita a livello nazionale e internazionale." Stasera ci sarà un altro avvenimento importante: la proiezione del film "Viva Zapatero" che verrà presentato da Sabina Guzzanti, alle 21 con un dibattito su "Libertà d'informazione vò cercando". "Le liste di proscrizione mediatica di tanti giornalisti scomodi o personaggi dello spettacolo sono ormai storia - ha detto Goracci -: Enzo Biagi, Michele Santoro, Daniele Luttazzi, Beppe Grillo e il caso del momento Sabina Guzzanti, che sarà con noi per presentare appunto "Viva Zapatero" nato dalle ceneri del soppresso "Raiot". Ma per fortuna tanti sono i soggetti che in Italia, in Europa, nel Mondo si muovono attorno alla libertà di stampa. Vi è quindi una grande elaborazione che produce cultura, informazione, notizie, commenti sul questo tema. Penso al lavoro allo Osservatorio Ilaria Alpi, che raccoglie nel sito, materiale e segnalazioni sulla libertà di stampa e l'accesso alla informazione; penso all'impegno di Articolo 21 - ha aggiunto il sindaco - sempre in prima linea nel lanciare tam-tam per i diritti civili; penso alle tante associazioni del comitato per la libertà che, spesso in silenzio, hanno in questi anni contrastato la legge Gasparri e il conflitto d'interesse. Da più parti ci si sta organizzando per raccogliere e segnalare le attività di chi si impegna e discute intorno alla libertà di stampa, ma anche, necessariamente, intorno all'accesso all'informazione". "Quella dell'accesso sarà la sfida del prossimo futuro: in un mondo sempre più "in rete" esiste una parte consistente di cittadini dei paesi più poveri a cui l'accesso all'informazione è negato, per motivi strutturali, per mancanza di risorse, per povertà culturale. Proprio sul sito di Ilaria Alpi - ha continuato Goracci - si legge che esistono paesi dell'Africa con una linea telefonica ogni 200 mila abitanti. Come si può parlare per questi di accesso all'informazione, di libertà all'informazione? Quindi vanno ribaditi due piani di elaborazione culturale: la libertà di espressione, da un lato; e, dall'altro, la possibilità che l'informazione libera sia poi condivisa e condivisibile". Domani, ultima giornata dei lavori, dopo il dibattito sull'informazione tra terrorismo, guerra e intolleranza, verrà annunciata l'istituzione della Borsa di Studio alla memoria di Enzo Baldoni il giornalista free-lance di Preci in Valnerina, morto in Iraq per raccontare la verità di quel conflitto. (AGI)