Gli esempi di Italia e Repubblica Ceca mostrano che il controllo dei mezzi dell'informazione da parte di privati in politica «può rappresentare un problema per la democrazia». È quanto affermato nel corso del discorso annuale sui diritti fondamentali dal primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, e da Marek Madaric, ministro per la Cultura della Slovacchia, Paese con la presidenza di turno del Consiglio Ue.
Quest'anno l'appuntamento è dedicato al pluralismo dell'informazione. Madaric ha ricordato che in Europa ci sono casi di personaggi attivi nel mondo imprenditoriale che sono proprietari di mezzi d'informazione e impegnati in politica: «Non penso solo a Silvio Berlusconi, penso anche al ministro delle Finanze della Repubblica Ceca, Andrej Babis», fondatore e proprietario della società Agrofert, attiva in vari settori tra cui l'informazione.
Secondo Madaric, in alcuni Paesi europei «abbiamo un pluralismo formale, ma nella pratica abbiamo un pluralismo di miliardari con interessi in politica, e questo potrebbe essere un problema per la democrazia». Un concetto espresso anche da Timmermans, senza tuttavia fare riferimento a nessuno. «Vediamo un pressione crescente sui mezzi d'informazione da parte di interessi pubblici e privati, e quando questi interessi coincidono ci troviamo in una situazione delicata», ha detto il vicepresidente della Commissione Ue. (Agi – Bruxelles, 17 novembre 2016)