CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Mediaset 30 Mar 2012

Trattativa fallita, tra Mediaset e Fede è divorzio Azienda, niente risoluzione consensuale. Al Tg4 arriva Toti

È divorzio tra Mediaset ed Emilio Fede. Dopo una lunga trattativa, i guai giudiziari iniziati con il caso Ruby e le indiscrezioni su un imminente addio divenute sempre più insistenti nelle ultime settimane, l'azienda in serata rompe gli indugi e gli dà il benservito: fallito il tentativo di arrivare a una ''risoluzione consensuale del rapporto'', spiega Cologno Monzese, Fede ''lascia l'azienda''.

È divorzio tra Mediaset ed Emilio Fede. Dopo una lunga trattativa, i guai giudiziari iniziati con il caso Ruby e le indiscrezioni su un imminente addio divenute sempre più insistenti nelle ultime settimane, l'azienda in serata rompe gli indugi e gli dà il benservito: fallito il tentativo di arrivare a una ''risoluzione consensuale del rapporto'', spiega Cologno Monzese, Fede ''lascia l'azienda''.

Al suo posto viene designato Giovanni Toti, che mantiene anche la responsabilità di Studio Aperto, il tg di Italia 1.
Su un cambio al vertice del Tg4 si ragionava da tempo, anche perché Fede compirà 81 anni a giugno. E di ''logica di rinnovamento editoriale della testata'' parla l'azienda nella nota ufficiale di stasera. Ma è difficile non immaginare che a pesare sulla svolta di queste ore non siano state le ultime vicende, con il fascicolo aperto dalla procura di Roma sui due milioni e mezzo di euro che Fede avrebbe cercato di depositare in Svizzera, a Lugano, circostanza seccamente smentita come ''balla colossale'' dall'interessato. Ed è difficile non notare la coincidenza tra il clamoroso annuncio di questa sera e le dichiarazioni rilasciate da Fede nelle ultime ore, in particolare nell'intervista al Corriere della Sera di oggi in cui il direttore del Tg4, oltre a parlare di ''complotto'' ai suoi danni, lascia chiaramente trapelare la convinzione di dare fastidio ''anche'' dentro l'azienda. 
Da tempo, Fede aveva annunciato l'intenzione di lasciare Mediaset a giugno (in vista delle 81 primavere), o comunque entro il 2012, ipotizzando anche la possibilità di scendere in politica, naturalmente nel Pdl che non ha mai fatto mistero di sostenere. Aveva però a più riprese smentito di aver raggiunto un accordo con l'azienda, mentre circolavano indiscrezioni mai confermate su una buonuscita milionaria, con cifre oscillanti tra i 5 e i 10 milioni. Nella trattativa di questi mesi si è discusso di soluzioni consensuali, come la possibilità per Fede di continuare a condurre un programma di prima o seconda serata, di restare in azienda come consulente, di diventare - come ha spiegato lui stesso - direttore editoriale dell'informazione.
Poi lo strappo del Biscione: Fede va via, e avrà dunque quello che gli spetta in base al contratto. A poco, evidentemente, sarebbe valsa, nello showdown finale, quella fedele devozione al Cavaliere che ha rivendicato fino all'ultimo minuto.
Finisce così l'avventura di Fede a Cologno Monzese, dove era approdato nel 1989, dopo una militanza di 25 anni in Rai.
Direttore di Video News e poi di Studio Aperto, ha 'battezzato' l'informazione in diretta della tv commerciale, annunciando l'inizio della prima Guerra del Golfo il 17 gennaio 1991. Poi nel giugno del 1992 è approdato al Tg4, notiziario al quale ha dato un'impronta del tutto personale, accompagnando commenti alle notizie e suscitando spesso ironia e polemiche. Al suo posto arriva Giovanni Toti, 43 anni, alle spalle una carriera tutta interna a Mediaset, che conserva anche la direzione diStudio Aperto di cui è responsabile da due anni.   (di Angela Majoli) (ROMA, 28 MARZO - ANSA) TV: MEDIASET; FEDE, È UN COLPO DI MANO DI CONFALONIERI
MIO LICENZIAMENTO MENTRE BERLUSCONI ERA ALLO STADIO
''C'è la mano di Confalonieri, è lui che l'ha architettato e portato a segno''. Commenta così Emilio Fede, con Repubblica, il suo licenziamento dal Tg4 che ha diretto per vent'anni. Una decisione arrivata, aggiunge, mentre Silvio Berlusconi ''è alla partita''. ''Non ci credo ancora - si sfoga Fede -, ora voglio sentire il Cavaliere per avere una spiegazione''.
''Io sono il Tg4 - afferma ancora l'ex direttore -: quella è la mia vita. Mi avevano offerto un settimanale, ma avevo chiesto che slittassimo di qualche mese''. (ROMA, 29 MARZO - ANSA) TV: FEDE, CON BERLUSCONI CI SIAMO DETTI 'CHE BELLA GIORNATA'
DIRETTORE A SKYTG24, MA POI ATTACCA SECCATO
''Che bella giornata di primavera, è tutto fiorito, è una giornata splendida: non c'è un'era che finisce ma solo situazioni che cambiano''. Così, con esibita indifferenza Emilio Fede interviene al telefono a Skytg24 per parlare del suo divorzio per niente consensuale da Mediaset, che ieri lo ha sostituito alla direzione del Tg4 con Giovanni Toti.
''Non ho nulla da dire - ha aggiunto - lascio la direzione anticipata si; lascio Mediaset credo di no. Mi era stato chiesto di lasciare il primo luglio ma io chiedevo una proroga, mi ero intestardito più del necessario e loro si sono seccati. Allora vai via adesso hanno risposto, è una loro decisione di fronte alla mia eccessiva testardaggine''.
''Io dico che non lascio l'azienda, ma non vengo certo a dire a voi quello che faccio, non anticipo situazioni in evoluzione arriva un ragazzo per bene come Giovanni Toti, che ha la fortuna di avere due direzioni''. Ho sentito Berlusconi? ''Si, abbiamo detto 'che bella giornata di primavera'''.
Ma per Fede il problema è che ''le cose vengono deformate, nella vicenda Lugano poi l'azienda si è sentita tirata in causa. Anche Fede con la valigia... più che sapere quale sia il mio futuro aziendale mi interessa sapere chi sono i due con la valigia che sono andati in Svizzera spacciandosi per me''. Ma poi alla domanda dei conduttori di Skytg24 Fede ha replicato: ''chi sono? volete fare i furbi'', ed ha attaccato. (ROMA, 29 MARZO - ANSA) TV: FEDE, MAI DETTO CHE ABBIA ARCHITETTATO TUTTO CONFALONIERI
"Non ho mai detto, neppure pensato, che dietro il mio rapporto con il Tg4 ci sia la mano di Confalonieri. Mai detto "che l'ha architettato e portato a segno lui". La precisazione di Emilio Fede arriva attraverso una nota inviata dall'ufficio stampa del Tg4. Al collega di Repubblica che gli "annunciava il licenziamento" Fede assicura di aver risposto soltanto "non so nulla, adesso provo a sentire". "Trovo molto triste - conclude - che mentre si decide una vicenda così delicata ci sia chi specula diffondendo notizie assolutamente false. (Milano, 29 marzo - AGI) TV: TOTI DIRETTORE TG4, E' UFFICIALE LA NOMINA MEDIASET
DOPO L'INDICAZIONE DI IERI SERA
''Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto, è stato nominato oggi anche direttore responsabile del Tg4''. E' Mediaset che con una nota ratifica in modo formale l'indicazione già resa nota di ieri sera dopo la chiusura del rapporto con Emilio Fede. E' la comunicazione della nomina ufficiale, che è stata anche data al Comitato di redazione.
Nato a Viareggio nel 1968, Giovanni Toti è giornalista professionista dal 1999. Approda a Mediaset nel 1996, lavorando a Studio Aperto come redattore di cronaca, poi caposervizio e caporedattore del servizio politico. Ha firmato i programmi settimanali della testata Lucignolo e Live. Il 22 febbraio 2010 è stato nominato direttore di Studio Aperto.(ROMA, 29 MARZO - ANSA) MEDIASET: GIORNALISTI TG4, GRAZIE EMILIO E BUON LAVORO A TOTI
L'assemblea dei giornalisti del Tg4 ringrazia Emilio Fede ed augura buon lavoro a Giovanni Toti. "Lo ringraziamo per l'esperienza professionale che per 20 anni con lui abbiamo vissuto", si legge in una nota in riferimento al direttore uscente. Il testo prosegue affermando che "il Tg4 resta una realtà importante in questa Azienda e nel panorama editoriale italiano. E come tale continuerà per il suo pubblico che da sempre lo segue fedelmente", concludendo con le parole: "Da oggi il Tg4 ha un nuovo Direttore, Giovanni Toti, al quale auguriamo buon lavoro!" (Roma, 29 marzo - Adnkronos) TV: LE MONDE, EMILIO FEDE GIORNALISTA E CORTIGIANO DEPOSTO
''Ottant'anni suonati, capelli tinti, viso abbronzato con la lampada, Emilio Fede presentava il suo telegiornale in piedi. Senza dubbio un modo di smentire la sua reputazione di 'giornalista prono' e ossequioso verso il suo patron, Silvio Berlusconi, dal quale riceveva un comodo stipendio e con il quale condivideva il gusto delle belle donne'': così comincia un articolo a pagina 2 di Le Monde dal titolo 'Emilio Fede, giornalista e cortigiano deposto'.
Il quotidiano francese scrive che ''per 18 anni, tutte le sere tranne il week-end, ha difeso il suo mentore ed eroe'', tuttavia ''non è stato sempre 'il giornalista più servile d'Italia'. In una vita precedente, negli anni Sessanta, fu un apprezzato corrispondente della Rai in Africa e passò poi alla conduzione del tg delle 20 su Raiuno. Gli si deve anche uno scoop: il 17 gennaio 1991, quando era già passato al gruppo Mediaset, Emilio Fede fu il primo ad annunciare la prima guerra del Golfo''.
''Come tutti i cortigiani - conclude il quotidiano – Fede doveva aspettarsi di cadere in disgrazia. Essa segna la fine di un'epoca. Silvio Berlusconi ha lasciato il potere e ci sono poche possibilità che ritorni. Mediaset deve tornare ad essere un'impresa di comunicazione redditizia e non soltanto il braccio mediatico di un potere che non c'è più. E' crudele, ma in queste condizioni, Emilio Fede non poteva più servire...''. (PARIGI, 30 MARZO - ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati