Stati generali dell'informazione e della cultura Siddi: "O si è informati o non si è cittadini"

Stati generali dell'informazione e della cultura
Siddi: "O si è informati o non si è cittadini"

''La separazione del potere economico e mediatico da quello politico e' garanzia primaria di democrazia. Il conflitto d'interessi altera, infatti, il principio di eguaglianza tra i cittadini, mutila la democrazia economica, limita il libero mercato, vizia all'origine il processo di conoscenza dei fatti, di espressione delle idee e della formazione delle scelte''. Lo ha detto il presidente della Federazione della stampa italiana, Franco Siddi, intervenendo a chiusura della prima giornata degli Stati generali dell'informazione e della cultura. Siddi ha sottolineato l'importanza del documento europeo, approvato nel corso dei lavori, che ''in dieci punti articola una proposta di ampio respiro e ribadisce con forza i diritti alla liberta' dell'informazione, della ricerca e dell'espressione culturale quale affermazione piena dei diritti di cittadinanza''. ''C'e' bisogno percio' - secondo il presidente della Fnsi - di uno statuto dell'impresa coniugato ad una carta delle liberta', e dei diritti del lavoro, di servizi pubblici radiotelevisivi di qualita' e di apertura alla molteplicita' degli autori e produttori, di assoluta considerazione del valore dell'autonomia professionale. Non puo' sfuggire a nessuno che nelle societa' complesse come quelle del nostro tempo o si e' cittadini informati o non si e' affatto cittadini. L'evento di Gubbio - ha concluso Siddi - rappresenta percio' piu' di una calamita simbolica in cui il diritto ad essere informati e' strettamente legato a un processo di emancipazione, dignita', sviluppo che continuera' in piu' sedi, a partire dal prossimo Congresso mondiale dei giornalisti che si svolgera' la prossima settimana ad Atene''. (ANSA).