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Partiti 19 Mag 2007

Solidarietà e appoggio alla vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti e contro il lavoro precario dal Consiglio regionale delle Marche

Appoggio e solidarietà ai giornalisti in lotta per il contratto di lavoro dal Consiglio regionale della Marche che il 15 maggio ha votato all'unanimità una mozione presentata da alcuni consiglieri

Appoggio e solidarietà ai giornalisti in lotta per il contratto di lavoro dal Consiglio regionale della Marche che il 15 maggio ha votato all'unanimità una mozione presentata da alcuni consiglieri

Il Consiglio regionale, nella seduta del 15 maggio 2007, ha approvato con voto unitario la Mozione n. 179 presentata dai Consiglieri Procaccini, Giannini, Solazzi, Rocchi, Mammoli, Altomeni, Ricci, Brandoni, Binci sulla "Vertenza giornalisti" IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE Premesso che in diverse occasioni si è occupato della vertenza dei giornalisti che ancora attendono il rinnovo del contratto di lavoro; Considerato che la vertenza della Federazione nazionale stampa italiana non ha un carattere puramente rivendicativo-economico ma soprattutto attiene alla necessità di mantenere i diritti fondamentali della delicata professione del giornalista indispensabili per una informazione libera; Preso atto che la rappresentanza degli Editori intende rappresentare l'ormai annosa vertenza per il contratto come grimaldello per accentuare la precarietà dei giornalisti e per condizionare l'informazione. Infatti su un totale di 30.000 giornaliste/i solo meno di un terzo è dotato di contratto professionale a tempo indeterminato, il resto è composto da collaboratori precari e questo fenomeno è presente anche nella nostra regione. Per questi motivi IMPEGNA la Giunta regionale a rappresentare in tutte le sedi preposte, in base alle proprie competenze, l'esigenza del rinnovo del contratto dei giornalisti, serio sia dal punto di vista economico che della sicurezza e libertà professionale per il diritto generale ad una informazione libera come previsto dall'articolo 21 della Costituzione.

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