Il disegno di legge sul lavoro autonomo passa al Senato con 173 sì e 53 astenuti. Tra le principali novità che interesseranno i lavoratori di cui al titolo III del libro quinto del codice civile ci sono: più tutele nelle transazioni commerciali; la deducibilità delle spese di formazione e agevolazioni per l’accesso alla formazione permanente; servizi dedicati ai lavoratori autonomi; l'equiparazione dei liberi professionisti alle Pmi per quanto riguarda l'accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei.
Nello stesso testo (ddl n. 2233) sono inoltre previste le disposizioni finalizzate a promuovere il lavoro agile «quale modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, allo scopo di incrementarne la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Tema rispetto al quale il provvedimento prevede che i contratti collettivi possono introdurre ulteriori previsioni «finalizzate – si legge – ad agevolare i lavoratori e le imprese che intendono utilizzare la modalità di lavoro agile».
Il provvedimento, che è un collegato alla manovra, ora passa alla Camera.