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Vertenze 11 Nov 2015

Sciopero a ‘Il Velino’, Stampa Romana: “Comportamento antisindacale”

Mentre i 26 redattori dell’agenzia proseguono nei 5 giorni di sciopero proclamati a partire da lunedì, l’agenzia ‘Il Velino’ continua a pubblicare lanci grazie a dei service esterni. “Un editore che ha rifiutato la solidarietà e che ha posto i 26 colleghi in organico in cassa integrazione costringendo i giornalisti allo sciopero non può ora scavalcare l'astensione dal lavoro”, scrive Stampa Romana.

Mentre i 26 redattori dell’agenzia proseguono nei 5 giorni di sciopero proclamati a partire da lunedì, l’agenzia ‘Il Velino’ continua a pubblicare lanci grazie a dei service esterni. “Un editore che ha rifiutato la solidarietà e che ha posto i 26 colleghi in organico in cassa integrazione costringendo i giornalisti allo sciopero non può ora scavalcare l'astensione dal lavoro”, scrive Stampa Romana.

Dopo aver denunciato già al primo giorno di sciopero dei cinque consecutivi proclamati dall'assemblea dei redattori che l'agenzia continuava a pubblicare lanci, Stampa Romana torna sul presunto comportamento antisindacale della proprietà de ‘Il Velino’.
“Siamo al terzo giorno di sciopero – scrive il segretario dell’Associazione, Lazzaro Pappagallo – ma la musica non cambia. L'agenzia continua a pubblicare lanci. Arrivano da due service regionali, campano e calabrese, e arrivano dall'area dedicato ai giochi. In questo caso nulla si sa di chi produca queste notizie”.
“Per la cronaca e per l'editore – prosegue la nota di Stampa Romana – ricordiamo che stanno scioperando tutti e 26 i redattori, dimostrazione di compattezza del fronte dei giornalisti dipendenti. Il contachilometri dell'agenzia dovrebbe segnare zero. Diventa dunque strumentale e misero il tentativo pervicace e ostinato di far vedere all'esterno un barlume di attività in una agenzia che in questi giorni non ha forza lavoro per produrre contenuti redazionali e contenuti di qualità”.
Il sindacato regionale rende noto, quindi, che sta continuando a “raccogliere le segnalazioni dei redattori e del Cdr” e che intende utilizzare tali segnalazioni per “far valere in sede giudiziaria comportamenti lesivi del diritto di sciopero, di decisioni assembleari e delle prerogative delle rappresentanze sindacali”.
“Un editore che ha rifiutato la solidarietà e che ha posto i 26 colleghi in organico in cassa integrazione, organizzandola in modo vessatorio e costringendo i giornalisti allo sciopero, non può ora scavalcare l'astensione dal lavoro, appoggiandosi illegittimamente a figure esterne e/o abusive”, scriveva solo l’altro ieri il segretario di Stampa Romana.

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