L'Italia presenta il canone per la televisione pubblica più basso fra i maggiori Paesi europei, inferiore anche alla media europea (0,25 euro al giorno per abbonato contro una media europea di 0,33 euro). Più costose per i contribuenti la tv pubblica tedesca (0,58 euro giornalieri), quella britannica (0,50) e anche la francese (0,38). Lo conferma il consueto report annuale dell'Area studi di Mediobanca sul settore media & entertainment, secondo il quale dal 2015 al 2019 fra i maggiori Paesi europei solo l'Italia ha ridotto il canone pro-capite, mentre la Gran Bretagna l'ha incrementato dell'8,2% e la Francia del 2,2%. Stabile quello tedesco. Nel 2019, 74,3 dei 90 euro (l'83%) pagati annualmente da ogni abbonato sono stati incassati dalla Rai, una quota inferiore alla media europea (89,1%).
La Germania rappresenta il servizio radiotelevisivo pubblico col maggior fatturato (8,7 miliardi nel 2019), tre volte superiore rispetto a quello italiano (2,6 miliardi). Molto sopra la Gran Bretagna (7 miliardi), ma anche la Francia con 3,7 miliardi. La Rai si distingue per redditività industriale: nel 2019 la Tv pubblica italiana è l'unica col segno positivo in Europa con un 'ebit margin', cioè il risultato aziendale prima degli oneri finanziari in rapporto al fatturato, positivo del 2,9%. (Ansa)