Prefazione di Gian Carlo Caselli
“Quello che emerge dalla storia raccontata da Lucia Visca è una sorta di network relazionale, caratterizzato dalla capacità (necessità?) di riprodursi e perpetuarsi in una saldatura culturale, politica ed economica sorda ad ogni interesse generale, sostenuta invece da pulsioni sovversive capaci di sfibrare il gioco democratico e le tendenze rigeneratrici che esso esprime”
GIAN CARLO CASELLI
UN FIUME CARSICO CHE ATTRAVERSA LA STORIA D'ITALIA
Un filo rosso che nell'arco degli anni congiunge il malaffare praticato nei Palazzi del potere e coinvolge i protagonisti della scena politica e finanziaria: da Francesco Crispi e Adriano Lemmi fino a si suppone - Gianni Letta e Luigi Bisignani. Stiamo parlando della loggia Propaganda, la società segreta più influente del nostro Paese ma della quale ancora molti aspetti sono avvolti nel mistero. Se gli scandali recenti lasciano pensare che vi sia stata la ricostituzione dellaP2, è molto probabile che prima di Licio Gelli qualcun altro avesse dato vita alla P1.
La giornalista Lucia Visca, attraverso una rilettura attenta dei documenti, ricostruisce il percorso di un sistema di potere sorto insieme al Regno d'Italia: «una maledizione», usando le parole dell'autrice, da cui il Paese stenta a liberarsi. Quali sono stati i legami fra massoneria e lo sbarco dei Mille e quello degli Alleati in Sicilia nel 1943? Che rapporti ha avuto la Loggia con la mafia? E ancora, oltre Silvio Berlusconi, quali sono e che fine hanno fatto gli iscritti alle liste della Propaganda nelle sue varie reincarnazioni?
LUCIA VISCA è giornalista. Già a «Paese Sera», ha lavorato nelle redazioni di diversi quotidiani del Gruppo Espresso. Attualmente dirige le testate elettroniche «Atlante», «Technet» e «Geopolitica». Per Castelvecchi ha pubblicato "Pasolini, una morte violenta".
Prezzo al pubblico € 14,00
Castelvecchi RX