Se tutto è relativo, lo è anche la soddisfazione con cui il CdA del Fondo pensione complementare dei giornalisti italiani ha oggi approvato il bilancio 2010: poichè i risultati sono stati positivi per tutti i comparti, pur a fronte di un'ennesima annata difficile per i mercati finanziari e poco redditizia per gli investimenti obbligazionari. Giudizio positivo anche per la crescita della massa gestita - oltre 310 milioni di euro -, frutto della fiducia riposta dai colleghi nel loro Fondo. Gli stati di crisi ed i conseguenti numerosi prepensionamenti hanno infatti contribuito a ridurre il numero d'iscritti (al Fondo, come pure all'Inpgi), ma il peso delle 538 uscite è stato più che compensato dalla scelta di molti di incrementare la percentuale di stipendio versato.
Tanto che per farvi fronte, nel corso dell'anno, è stato ampliato il ventaglio dei gestori finanziari, modificando i pesi dei relativi mandati in funzione dei rendimenti ottenuti. Ad Eurizon Capital Sgr, Azimut e Cattolica sono stati affiancati Allianz, Generali, Pictet e Zenit, mentre da questo mese d'aprile si aggiunge anche Ubs. Inoltre il risultato positivo resiste anche in questa prima parte del 2011, secondo il dato trimestrale ancora parziale, benché la crisi dei mercati sia tutt'altro che risolta.
Nel dettaglio, l'attivo netto dell'esercizio 2010 è stato di 311.652.805 euro, ossia quasi il 16% in più rispetto all'anno precedente. Le posizioni complessive di gestione sono 15.109 a fronte di 13.857 iscritti, poiché parecchi colleghi hanno utilizzato la possibilità di distribuire la propria posizione su più comparti. Infine l'analisi comparata dell'andamento di valore delle quote -a partire da quando il Fondo ha introdotto più comparti - evidenzia un incremento del 28,94% nel comparto Prudente, del 24,21% del comparto Mix, del 21,30% del comparto Crescita. Il comparto Garantito è per contratto pari "almeno" al coefficiente di rivalutazione del Tfr.
Quanto alla gestione delle rendite (l'erogazione della pensione complementare) il CdA ha preso atto dei significativi passi in avanti, presso il Ministero del Lavoro, la Covip e l'Antitrust, in vista del consenso a definire con l'Inpgi una vantaggiosa convenzione. Tutti gli studi attuariali effettuati confermano che affidare all'Inpgi anche l'erogazione delle rendite per la pensione complementare garantirebbe, ai giornalisti interessati, prestazioni migliori rispetto a quelle che otterrebbero se l'incarico fosse affidato a compagnie d'assicurazione. L'iter procedurale per la stipula della convenzione Fondo/Inpgi dovrebbe potersi concludere nei prossimi mesi.