Il Comitato Amministratore dell'Inpgi, al fine di estendere gli strumenti di protezione sociale anche alle fasce con minore capacità reddituale iscritte alla Gestione Separata dell'istituto, ha previsto, in via sperimentale per la durata di un triennio, la possibilità di sostenere l'onere di iscrizione alla Casagit per coloro che, su base volontaria, vogliano aderire ad uno specifico programma di tutele appositamente predisposto dalla predetta Cassa sanitaria.
La misura è stata finanziata con un importo massimo di 3 milioni di euro per ciascuno dei tre anni, per un totale di 9 milioni di euro complessivi. Potranno beneficiarne, quindi, 6.000 iscritti.
Il valore di ciascuna quota di iscrizione di cui l'Inpgi si farà carico è pari a 500 euro annui.
Al termine del periodo sperimentale l'istituto procederà ad una valutazione dell'andamento della misura in oggetto al fine di adottare successivi provvedimenti al riguardo.
I requisiti per poter accedere a tale beneficio, per i giornalisti interessati, sono i seguenti:
• essere iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata dell'Inpgi;
• aver regolarmente versato i contributi previdenziali dovuti alla predetta Gestione Separata;
• aver percepito una media reddituale, nell'ultimo triennio, compresa tra 2.100 euro e 30.000 euro annui;
«Per dare concreta attuazione alla misura l'Inpgi e la Casagit sottoscriveranno un'apposita convenzione volta a disciplinarne gli aspetti operativi. I potenziali beneficiari saranno, quindi, successivamente contattati direttamente dai due enti», precisa una nota diffusa sul blog InpgiNotizie.
«Un provvedimento che rafforza il welfare dei giornalisti lavoratori autonomi e che si situa nel solco del lavoro portato avanti in sinergia dagli organismi della categoria con l'obiettivo di estendere le tutele, le garanzie e i diritti dei colleghi non dipendenti», è il commento del presidente della Commissione lavoro autonomo della Fnsi, Mattia Motta.