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Un momento della presentazione del 'Rapporto Italia 2020' (Foto: eurispes.eu)
Media 30 Gen 2020

Italiani e informazione nel 32° Rapporto Eurispes. «La tv è sempre il mezzo più credibile»

I quotidiani online percepiti come meno affidabili dei cartacei. Scarsa fiducia nei social, attendibili solo per il 35% del campione. Mentre per formarsi una opinione di voto un quarto degli intervistati dichiara di non affidarsi ai mezzi di comunicazione. Sono alcune delle tendenze che emergono dallo studio 'Italia 2020', presentato il 30 gennaio alla Sapienza.

La Tv, anche se in calo, rimane sempre il mezzo più credibile per gli italiani, mentre i social non vengono considerati affidabili. Lo afferma il 32esimo 'Rapporto Italia 2020' dell'Eurispes spiegando però che come mezzo per formarsi una opinione di voto la Tv perde dieci punti in 10 anni e che un quarto degli italiani non si affida ai mezzi di informazione.

Quelli che considerano ancora la televisione il mezzo più attendibile sono il 64,6%; seguono giornali radio (59,8%), quotidiani (55,3%), quotidiani online (51,1%), talk televisivi (42,4%), forum o i blog (41,1%) e social network (35,4%).

Quasi tre italiani su dieci (28,6%) formano la propria opinione di voto sulla base delle informazioni che apprendono in Tv (anche se nel 2008 il dato era al 38,3%); un quarto (24,6%) non si basa su alcun mezzo, in quanto ha idee proprie. Pochi si affidano a social (12,2%), quotidiani (10,1%), quotidiani online (8,5%), radio e comizi dei candidati (5,2%).

Ad influenzare maggiormente le scelte di voto sono i valori e le opinioni personali (32,6%) seguono la propria situazione economica/lavorativa (16,8%), la propria visione del futuro (14,8%), la situazione familiare (10,5%), la tradizione familiare (9,6%) e l'opinione di parenti ed amici (8,8%). (Ansa)

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