Riprende le pubblicazioni da domani (2 febbraio) Il Sardegna, quotidiano dell'editoriale Polis (Gruppo Grauso), che non usciva da domenica dopo che il giudice della sezione civile del tribunale di Cagliari, accogliendo un ricorso presentato il 4 novembre da uno dei sindacati degli edicolanti (Sinagi-Cgil) che lamentavano una forma di ''concorrenza sleale'', aveva emesso un'ordinanza con cui inibiva la prosecuzione della distribuzione in punti diversi da quelli fissati dall'autorità amministrativa.
Il Tribunale ha ora accolto la richiesta di sospensiva avanzata d'urgenza dai legali del giornale, che hanno anche presentato un'istanza con cui chiedono l'annullamento del provvedimento. Oltre che su questa seconda richiesta, l'autorità giudiziaria ha fissato entro 30 giorni l'inizio della causa di merito. Il Sardegna esce da oltre un anno distribuito sia free (in bar, aeroporti e stazioni, università, etc) sia in vendita in edicola (a 50 centesimi). La decisione di sospendere le pubblicazioni era stata motivata dall'editore con la spiegazione che ''ogni altra formula distributiva, che non sia quella mista (edicole e promozionale), non è compatibile con il conto economico e la sopravvivenza di un modello riconosciuto come innovativo da lettori ed investitori pubblicitari''. Oltre a ''Il Sardegna'', che esce a Cagliari e nel centrosud dell'isola, da diversi mesi viene pubblicata anche un'edizione a Sassari e nel nord, mentre a breve la società Polis ha annunciato l'uscita di altri otto quotidiani che ricalcano la stessa formula nel Nord-est (Bergamo, Brescia, Mestre, Padova, Verona, Vicenza, Venezia e Treviso). (ANSA) L’Associazione della Stampa Sarda manifesta soddisfazione per la ripresa delle pubblicazioni de “Il Giornale di Sardegna” dopo un’interruzione di quattro giorni. La decisione fa seguito alla decisione del Tribunale di Cagliari che ha accolto il reclamo dell’editore contro l’ordinanza che imponeva la vendita del quotidiano in edicola proibendone la diffusione gratuita. La ripresa delle pubblicazioni è una buona notizia perché rafforza il pluralismo nell’informazione in Sardegna e garantisce ai lettori la presenza di una voce in più in un momento, sempre delicato, come quello che precede un’importante consultazione elettorale. Il sindacato dei giornalisti, in piena solidarietà con i colleghi de “Il Giornale di Sardegna”, resta impegnato nella difesa della libertà di stampa, un valore che mai può essere piegato a interessi di natura economica. Bentornati! La ripresa delle pubblicazioni del Il Sardegna è una buona notizia. Lo è per il pluralismo dell’informazione in Sardegna; lo è per l’occupazione, non solo giornalistica, nel panorama editoriale isolano. La rapida decisione della magistratura sull’istanza di sospensiva di un precedente provvedimento che ordinava di interrompere la diffusione gratuita del giornale va salutata positivamente. E’ un atto che conferma quanto si debba avere fiducia e rispetto per la magistratura. Troppo spesso ad essa vengono demandate azioni di supplenza per materie che il sistema politico-economico dovrebbe essere capace di definire nell’ambito della sua dialettica interna. L’Editore, al quale già da sabato avevamo chiesto un atto di coraggio e la ripresa delle pubblicazioni, pur in attesa del pronunciamento di merito dei giudici, ha ora positivamente scelto di riprendere il quotidiano contatto del suo giornale con i lettori. Un giornale che cessa è sempre una ferita. Un giornale che vive, ovunque e soprattutto in una terra di frontiera come quella sarda, è un elemento significativo del tessuto democratico. Bentornati, dunque, ancora una volta! Più voci, più punti di vista, più giornali rappresentano un arricchimento del pluralismo dell’informazione nella consapevolezza che intorno a questo asse si realizzano i diritti del sapere e della democrazia. I giornalisti assolvono professionalmente a questo compito con dedizione e passione. Siamo stati e siamo vicini ai colleghi de Il Sardegna, come lo siamo sempre, su questo terreno e su quello delle garanzie del lavoro, verso tutti i giornalisti. Il Sardegna si propone al pubblico con formule di distribuzione alternative. La vicenda vissuta in questi giorni, la presa d’atto di un piano di sviluppo oltre Tirreno, richiede ora un atto di coraggio e di responsabilità supplementare da parte dell’editore: la presentazione di un piano industriale di sviluppo alle parti sociali per la definizione di un quadro di concertazione quanto mai utile anche in questo scenario. Discutere e ragionare con trasparenza con le parti sociali non è mai superfluo. Lo sviluppo delle imprese, la crescita dell’occupazione, l’estensione tendenziale del pluralismo sono fattori per i quali il sindacato lavora e sui quali chiede, correttamente, alle controparti, e quindi anche all’editore de Il Sardegna, un serio e trasparente confronto. Che in questa circostanza, peraltro, si è avviato e che merita di essere serenamente approfondito. La sospensione temporanea delle pubblicazioni de Il Sardegna aveva suscitato preoccupazione e fatto emergere una problematica su cui si è aperta una discussione pubblica. Con lealtà, dopo la ripresa dell’attività, le parti sociali devono far tesoro del patrimonio scaturito da questo dibattito. Franco Siddi Presidente Fnsi