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Rai 31 Mag 2008

Il direttore di Raiuno Del Noce perde la causa contro Curzi e Rizzo Nervo

Il Tribunale civile di Roma ha rigettato la richiesta di Fabrizio del Noce, direttore di Rai Uno, di condannare per diffamazione e lesione dell'identità personale e professionale due consiglieri di amministrazione della stessa Rai, Alessandro Curzi e Nino Rizzo Nervo, insieme al giornalista Paolo Barbieri e al direttore della «Stampa» Giulio Anselmi. La notizia dell'esito del processo civile è stata resa nota dallo stesso consigliere Sandro Curzi

Il Tribunale civile di Roma ha rigettato la richiesta di Fabrizio del Noce, direttore di Rai Uno, di condannare per diffamazione e lesione dell'identità personale e professionale due consiglieri di amministrazione della stessa Rai, Alessandro Curzi e Nino Rizzo Nervo, insieme al giornalista Paolo Barbieri e al direttore della «Stampa» Giulio Anselmi. La notizia dell'esito del processo civile è stata resa nota dallo stesso consigliere Sandro Curzi

Curzi e Rizzo Nervo, nell'agosto del 2005, rilasciarono un'intervista al quotidiano «La Stampa» intitolata «Il pacco di Berlusconi» e sottotitolata «Curzi: è il mandante del complotto Rai, con l'aiuto di Del Noce». La vicenda riguardava il passaggio del conduttore Paolo Bonolis da Rai a Mediaset, e il collegato tentativo, attribuito all'azienda di Berlusconi, di strappare al competitor pubblico anche il fortunato format della trasmissione «Affari tuoi», sino ad allora presentata appunto da Bonolis. Del Noce, nel suo atto di citazione, contestava in particolare ai due consiglieri «la prospettazione della sua intenzione di distruggere la Rai nell'interesse della concorrenza ed in particolare dell'on. Silvio Berlusconi, mediante il sabotaggio del format 'Affari tuoì , favorendo il passaggio del conduttore Bonolis a Merdiaset, senza poi reperire un sostituto adeguato». Il tribunale - facendo riferimento al «rilievo politico e sociale» delle questioni inerenti la «corretta gestione della rete televisiva di Stato» e il «conflitto di interessi» - ha ritenuto che i due consiglieri «proprio per la funzione istituzionale a cui sono preposti, sono legittimati ad esprimere opinioni personali anche in toni accesi, per l'ambito in cui ci si muove e per l'importanza degli interessi coinvolti». Nella fattispecie, aggiunge, «la critica muove da fatti e comportamenti veri e documentati». Del resto, negli stessi verbali del consiglio di amministrazione «è registrato un aspro dibattito politico-amministrativo, con reiterate e pesanti critiche, e non solo da parte dei consiglieri Curzi e Rizzo nervo, sulla gestione da parte della Rai e in particolare del direttore di RaiUno della questione 'Affari tuoi'». A tal proposito, nella sentenza si citano affermazioni critiche nei confronti del comportamento di Del Noce nella vicenda Bonolis-Affari tuoi, in particolare, dei consiglieri Rognoni, Malgeri e Staderini. «Non si ravvisano quindi attacchi gratuiti e personali al dott. Del Noce - si legge nella decisione di rigetto della richiesta di danni, con sentenza del Tribunale civile di Roma, sez. I, del 29 febbraio-28 marzo 2008 - ma un legittimo esercizio del diritto di critica espressa nel rispetto della continenza anche formale». (AGI)

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