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Rai 02 Ago 2008

Il Cda di viale Mazzini rimuove Saccà e lo trasferisce alla direzione commerciale; Del Noce è il nuovo direttore di Rai Fiction

Agostino Saccà alla Direzione commerciale, Fabrizio Del Noce nuovo direttore di Rai Fiction al suo posto. Così ha deciso il Consiglio di amministrazione della Rai che dopo mesi di scontro, ha deliberato per la prima volta su Saccà, approvando a maggioranza la doppia proposta del direttore generale Claudio Cappon

Agostino Saccà alla Direzione commerciale, Fabrizio Del Noce nuovo direttore di Rai Fiction al suo posto. Così ha deciso il Consiglio di amministrazione della Rai che dopo mesi di scontro, ha deliberato per la prima volta su Saccà, approvando a maggioranza la doppia proposta del direttore generale Claudio Cappon

Si conclude così al momento la travagliata vicenda aziendale legata all'ex direttore generale, oggetto di una indagine interna dopo la pubblicazione delle intercettazioni delle sue telefonate con Silvio Berlusconi, materia di inchiesta prima della procura di Napoli, ora di quella di Roma. Un caso per il quale Cappon aveva chiesto anche il licenziamento dell'ex direttore di Rai Fiction, respinto a maggioranza dal Cda, con l'astensione decisiva di Curzi e Staderini. Commenta il premier: "Non entro mai nelle cose degli altri, la Rai ha una sua entità e autonomia e non posso dare giudizi, posso dire però che Saccà è un ottimo professionista che ha sempre lavorato bene, è stimato nel mondo della fiction e per la Rai ha ottenuto risultati positivi". Il Cda - dopo tre sedute a vuoto per mancanza del numero legale - si pronuncia per il trasferimento con il voto del centrosinistra che si aggiunge a quello del presidente Claudio Petruccioli. Il centrodestra con Giovanna Bianchi Clerici, Angelo Maria Petroni e Giuliano Urbani lascia la riunione (molti erano in collegamento audio o video visto il clima estivo). Assente Gennaro Malgieri (é mancato a tutte le ultime sedute sul tema), di cui la Giunta competente della Camera ha stabilito l'incompatibilità nel ruolo di deputato Pdl e consigliere Rai. Decisiva la presenza, annunciata, di Marco Staderini (area Udc) che vota contro la rimozione di Saccà ma non lascia la sala del settimo piano facendo cadere così la strategia portata avanti fin qui insieme ai consiglieri di area Pdl di far mancare il numero legale. "Sento il dovere di riconoscere al collega Staderini di aver dato una grande prova di lealtà aziendale. E di aver testimoniato, anche, una capacità di emancipazione dagli schieramenti politici blindati, che tanti danni al servizio pubblico hanno continuato a produrre in questi anni", sottolinea Alessandro Curzi. Infatti si vota, il voto è valido, e Saccà per quattro sì e un no lascia vuoto l'incarico in cui era stato reintegrato dal giudice del lavoro dopo la sospensione inflitta dall'azienda e la lunga battaglia legale non ancora conclusa. Il Cda è finito da pochi minuti quando l'oramai ex direttore di Rai Fiction si dice "estremamente sereno", e punta il dito contro i vertici di Viale Mazzini. "Quello che ha fatto il Consiglio di amministrazione della Rai - dice Saccà - è illegittimo, è il proseguimento del provvedimento disciplinare che si era concluso con la bocciatura del mio licenziamento, è una violazione delle leggi, se miei avvocati sono d'accordo farò ricorso". I legali confermano l'intenzione di valutare le carte anche nell'ipotesi di un ricorso alla Corte dei Conti. Saccà non vuole neanche dire se accetterà o no l'incarico a cui ora è destinato e che ha più volte definito come un "demansionamento". Ma sottolinea, con un velo di commozione nella voce, la sua amicizia con il premier. "Mi sono sempre sentito sostenuto dal centrodestra, da Berlusconi: mi ha mandato una sua foto - racconta - con una dedica, 'Ad Agostino, il piu' bravo di tuttì. Mi vuole molto bene perché rispetta il lavoro che ho fatto. Berlusconi ha un'etica fortissima, quasi protestante, l'etica del lavoro". E Berlusconi ribadisce la stima. Dalla sua parte il consigliere d'amministrazione Petroni, l'unico del centrodestra che ha votato contro Del Noce (Bianchi Clerici si è astenuta, Urbani ha votato a favore con Staderini e il centrosinistra). La decisione sul trasferimento è a suo avviso illegittima "in quanto viziata da palese mancanza di informazione a norma del Codice civile" e di conseguenza lo è anche la nomina di Del Noce a Rai Fiction. Per il Pd è una vittoria: "Il CdA Rai chiude finalmente una vicenda nella quale per mesi interessi politici ed economici hanno tenuto in scacco gli interessi aziendali", commenta il responsabile comunicazione Paolo Gentiloni. "La Rai non è più ostaggio di una singola persona e la conclusione di questo incredibile braccio di ferro le restituisce serenità e maggiore credibilità". (ANSA) LE TAPPE DELLA VICENDA La decisione del consiglio di amministrazione della Rai, che ha approvato la proposta del direttore generale Claudio Cappon di trasferire Agostino Saccà dalla direzione di Rai Fiction alla direzione Commerciale, segna - almeno per il momento - l'ultimo round di una vicenda iniziata alla fine del 2007. A scatenare il caso Saccà, l'indagine della procura di Napoli sui presunti atti contrari ai suoi doveri d'ufficio che il dirigente avrebbe compiuto, in concorso con Silvio Berlusconi, e la pubblicazione di stralci di intercettazioni telefoniche tra il responsabile di Rai Fiction e il Cavaliere. In particolare, nel mirino della magistratura napoletana che ha chiesto il rinvio a giudizio del dirigente Rai, i presunti favoritismi di Saccà per alcune attrici segnalate da Berlusconi, in cambio della promessa di un sostegno da parte del Cavaliere alle sue attività private, e le presunte trattative per il passaggio all'opposizione di senatori della maggioranza che sosteneva il governo Prodi. Queste, in sintesi, le tappe principali della vicenda. 21 DICEMBRE 2007 - La Rai apre un procedimento disciplinare a carico di Saccà, che intanto il 13 dicembre si è autosospeso da direttore di Rai Fiction, per valutare le eventuali violazioni del codice etico aziendale. L'azienda decide la sospensione cautelare del dirigente. 30 APRILE 2008 - Dopo una prima fase dell'indagine interna - che ha esaminato circa 1.500 pagine di documentazione, messe a disposizione dalla procura di Napoli - Cappon decide di attendere gli esiti del procedimento penale per acquisire "ulteriori elementi probatori". 30 GIUGNO - Il giudice del lavoro Giuseppina Vetritto ordina il reintegro di Saccà alla direzione di Rai Fiction, ritenendo ingiustificata la sospensione del procedimento disciplinare a carico del dirigente e la stessa sospensione cautelare di Saccà. L'azienda annuncia ricorso contro l'ordinanza. Il 3 luglio Saccà torna sulla sua poltrona, ma riceve una nuova contestazione disciplinare, basata sulla seconda tranche di intercettazioni acquisite dalla procura di Napoli. 8 LUGLIO - Il gup di Napoli Lia Paola Laviano dispone il trasferimento a Roma degli atti relativi al caso Saccà. Toccherà dunque al gup di Roma fissare l'udienza preliminare per valutare la richiesta di rinvio a giudizio per il dirigente, ma i tempi si allungano: si parla almeno di settembre. 16 LUGLIO - Il cda, con i quattro no del centrodestra e l'astensione di Alessandro Curzi e Marco Staderini, boccia la proposta di licenziamento di Saccà avanzata da Cappon. Il dg annuncia l'intenzione di proporre il trasferimento del dirigente alla Direzione commerciale, nominando Fabrizio Del Noce alla guida di Rai Fiction. 28 LUGLIO - Il Tribunale del Lavoro accoglie il ricorso della Rai contro l'ordinanza di reintegro per Saccà. Per i giudici, la condotta dell'azienda risulta legittima. Il caso torna in cda. 31 LUGLIO - Dopo due riunioni andate a vuoto per mancanza del numero legale (assenti i consiglieri di centrodestra), il consigliere Marco Staderini annuncia l'intenzione di partecipare ai lavori del consiglio e alla discussione e al voto su Saccà. E' la svolta.

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