«"Senza una stampa libera, non c'è democrazia". Per preservare la possibilità stessa di una stampa libera, indipendente e pluralista, più di 90 media, tra cui Mediapart, l'Humanité, StreetPress, Reporterre, Bondy Blog e Politis, chiedono sostegno alla lotta contro l'estrema destra». Lo rende noto il sindacato francese dei giornalisti Snj-Cgt in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito web mercoledì 17 giugno 2024.
«Nella sua strategia di conquista del potere - prosegue la nota – l’estrema destra ha fatto dei media un campo privilegiato, con l'acquisizione di testate, canali televisivi e stazioni radio da parte di miliardari al servizio del suo progetto. Attraverso questa rete, impone le sue fake news e le sue ossessioni contrarie ai diritti fondamentali nel dibattito pubblico. Il Rassemblement National sta già dando il tono alla radiodiffusione pubblica, che sarà condannata, se vincerà, alla privatizzazione. La libertà di stampa è nel suo mirino. Ovunque in Europa e nel mondo, dove governa l'estrema destra, essa viene attaccata violentemente: divieti di pubblicazione, distruzione della riservatezza delle fonti, moltiplicazione delle procedure bavaglio, censura, pressioni e intimidazioni, prosciugamento degli aiuti pubblici alla stampa. In Francia, il terreno è stato purtroppo metodicamente preparato dall'esecutivo sotto la presidenza di Emmanuel Macron, che ha costantemente limitato le tutele e i diritti dei giornalisti, attraverso violazioni della riservatezza delle fonti e del primato dei segreti commerciali, della legge sulla sicurezza globale, della prevista fusione dell'emittente pubblica, e il laissez-faire in termini di concentrazione capitalistica dei media nelle mani dei grandi industriali, a scapito del pluralismo e dell'indipendenza».
Il sindacato, in un altro comunicato pubblicato venerdì 19 giugno, aggiunge: «Il palinsesto della prima edizione di ‘On marche sur la tête’ del 17 giugno non lascia dubbi sugli obiettivi del nuovo programma quotidiano di Europe 1 affidato a Cyril Hanouna: promuovere un'alleanza tra destra ed estrema destra, voluta dal suo capo Vincent Bolloré. Su un totale di dieci ospiti politici nei primi tre giorni, tre appartengono al Rassemblement National, tre ai repubblicani, uno a Reconquest e uno a Debout la France».
La nota prosegue: «Per la sua ultima edizione della stagione di ‘Touche pas à mon poste’ (C8), Cyril Hanouna aveva anche chiamato in diretta il presidente della RN Jordan Bardella per chiedere all'eurodeputata di Reconquest Sarah Knafo di proporre un'alleanza. La Snj-Cgt denuncia questa "estrema destra", che va oltre la sfera di Bolloré (C8, CNews, Europe 1, JDD...). Mediapart ha rivelato che un caporedattore di BFMTV aveva inviato ai suoi programmatori una lista di "editorialisti di destra e di destra" da invitare sui set del canale».
Snj-Cgt accoglie «con favore l'appello della Cgt per un voto "il 30 giugno e il 7 luglio per il programma del Nuovo Fronte Popolare", che "soddisfa al meglio le aspettative e le aspirazioni dei lavoratori e apre le maggiori possibilità di mobilitazioni vincenti". Questo programma riprende una serie di richieste della Snj-Cgt, tra cui la rigorosa limitazione della concentrazione dei media, la difesa dell'indipendenza delle redazioni nei confronti degli azionisti, l'esclusione dall'assistenza alla stampa degli organi di informazione condannati per incitamento all'odio o attacco alla dignità delle persone e "la sostenibilità di un servizio audiovisivo pubblico". La Snj-Cgt invita inoltre i giornalisti a svolgere il loro lavoro investigativo e prospettico con il massimo rigore. Questo non può che rivelare il vero volto dell'estrema destra e i gravi pericoli che essa rappresenta per la democrazia».
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