Il Consiglio di amministrazione del Fondo Pensione Complementare Giornalisti Italiani ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo dell’esercizio 2009, sottolineando il positivo risultato della gestione e dell’andamento di tutti i comparti.
In particolare il comparto “prudente”, al quale è iscritta la maggioranza dei giornalisti italiani, ha registrato un incremento del 9,46% al di sopra del benchmark di riferimento. Ottimi risultati sono stati realizzati anche nel comparto “mix” (14,85%), nel comparto “crescita” (13,86%) e nel comparto “garantito” (5,61%). Nel 2009 il tasso di rivalutazione del Tfr è stato dell’1,98%.Le performance positive del 2009 hanno consentito di recuperare le perdite dell’anno precedente. Da un’analisi dei rendimenti cumulati negli ultimi cinque anni emerge come il comparto “prudente” abbia ottenuto un incremento del 16,22% e il comparto “mix” del 10,23%. I comparti “garantito” e “crescita” hanno iniziato la loro operatività a partire dal 2008.
Il Consiglio di amministrazione ha sottolineato con particolare soddisfazione anche il contenimento delle spese generali di amministrazione che sono state pari allo 0,65% del flusso contributivo complessivo, confermando la linea politico-gestionale di contenimento complessivo dei costi, a fronte di una crescita del patrimonio gestito che è passato da quasi 192 milioni di euro a 269 milioni di eurocon un incremento del 40,25%. Positiva è anche la valutazione sull’andamento della popolazione che ha registrato a fine esercizio un numero di 14.549 iscritti confermando una linea di costante adesione. In occasione dell’approvazione del bilancio il Consiglio di amministrazione si è anche soffermato ad esaminare l’andamento gestionale del primo trimestre di quest’anno i cui risultati devono ritenersi soddisfacenti, pure in presenza di elementi generali non del tutto positivi: con tassi di riferimento prossimi allo zero, di assorbimento dellalieve volatilità di inizio anno e la permanenza di forti disequilibri dei mercati. In questo quadro è stato confermato il mandato ai gestori finanziari di assestarsi su una linea di prudenza.