''C'e' il segno di un disprezzo profondo per la Rai nel modo in cui si continuano a bloccare gli organismi che dovrebbero assicurarne il corretto funzionamento. Dopo il Consiglio di amministrazione, e' toccato alla Commissione di Vigilanza fornire una nuova dimostrazione del gioco al massacro che da troppo tempo si sta mettendo in atto ai danni del servizio pubblico''. Lo sostengono Fnsi e Usigrai in un comunicato congiunto
''Bene ha fatto l'onorevole Beltrandi a segnalare, con un gesto chiaro - aggiunge il sindacato dei giornalisti - che le istituzioni non possono essere calpestate da spregiudicati calcoli di parte. La paralisi che oggi attanaglia da piu' lati la Rai e' l'ennesima conferma della necessita' di ripensare le regole di nomina del suo vertice. Le cronache parlamentari di queste settimane dimostrano che le riforme possono essere fatte persino a tempi di record, se ce n'e' la voglia. Chi sfugge a questo autentico dovere istituzionale e politico sta lavorando consapevolmente a sfasciare la Rai''. (ANSA) . ''Giu' la maschera: e' un mostro! Nulla ha di fisiologico e normale il Cda Rai, nessuna logica industriale. Paralizzare l'azienda sul caso Sacca' e' irresponsabile, ragioni anagrafiche rendono la questione di principio piuttosto che di interesse strategico''. A sostenerlo e' il segretario Usigrai Carlo Verna. ''Ci pensi chi ha fatto saltare la riunione del Consiglio di Amministrazione - continua - e faccia anche una riflessione sul concetto di 'bene comune' lo stesso Sacca' che in passato ha guidato l'azienda. Questi lineamenti mostruosi indicano che non e' possibile riproporre un nuovo Cda eletto con le stesse regole. Il caso Rai diventa sempre piu' un'emergenza. Di fronte a sintomi di malessere cosi' chiari, non fare quel che si deve, cioe' liberare il Servizio Pubblico dai partiti, e' un assassinio per omissione d'intervento'', conclude il segretario. (ANSA) ''Confermo che la mia 'occupazione' non violenta dell'aula della Commissione di Vigilanza Rai prosegue e proseguira' ancora, mentre resto in attesa che siano definiti i tempi certi dell'insediamento dell'organo di indirizzo parlamentare'': lo precisa Marco Beltrandi, radicale del Partito Democratico, che protesta ''per evitare che i partiti politici, ed in particolare il Pdl, abbandonino 'questo' servizio pubblico radiotelevisivo e 'questa' non informazione Rai al loro triste destino estivo''. ''Ringrazio nel frattempo - dice Beltrandi - per le adesioni e le solidarieta' che giungono in queste ore anche da ambienti e personalita' non marginali ne', solitamente, marginalizzati del panorama politico, culturale e mediatico, mentre registro con dispiacere che stamani nessun organo di stampa abbia dato notizia dell'adesione ideale piena della FNSI e dell'Usigrai all'iniziativa in corso''. (ANSA)