Da oggi anche i giornalisti potranno usare la nuova applicazione di Facebook per lo streaming dei filmati girati con lo smartphone. Una sfida ai diretti concorrenti, Meerkat e Periscope, un nuovo strumento a disposizione di chi fa informazione, ma anche un’ulteriore mossa della strategia con cui Mark Zuckerberg sta da tempo corteggiando gli editori di tutto il mondo.
La sfida di Facebook a Periscope sul fronte dei video in diretta coinvolge da oggi anche i giornalisti. Il social network di Mark Zuckerberg ha infatti deciso di estendere l’uso della sua piattaforma per lo streaming dei filmati anche agli operatori dell’informazione a patto, però, che abbiano un profilo pubblico verificato, quello col bollino blu.
I giornalisti si aggiungono così alla platea dei destinatari del nuovo strumento con il quale trasmettere video girati in diretta con lo smartphone di cui già potevano fruire attori, cantanti, politici, atleti ed altri personaggi pubblici.
Il servizio si chiama ‘Live’ e da circa un mese era già disponibile nell’applicazione ‘Mentions’ del popolare social network, ma non per tutti e, almeno per il momento, continuerà ad essere appannaggio di una minima parte del miliardo e mezzo circa di utenti di Facebook.
In questa dimensione più elitaria ‘Live’ si differenzia quindi dai principali competitor, quali Meerkat e Periscope, la app per lo streaming video lanciata da Twitter qualche mese fa, rispetto ai quali vanta anche un’altra differenza, che riguarda la permanenza dei video in rete: con ‘Live’ dopo la fine della trasmissione il video viene pubblicato su Facebook e non scompare, come avviene invece istantaneamente su Meerkat e dopo 24 ore su Periscope. Fan e follower potranno quindi condividerlo, facendone aumentare la diffusione.
Un nuovo strumento al servizio di chi fa informazione, dunque, ma anche un’ulteriore mossa, dopo il lancio a maggio di ‘Instant Articles’, della strategia con cui Mark Zuckerberg sta da tempo corteggiando gli editori di tutto il mondo.