Quotidiani come Corriere della Sera, La Repubblica, Il Fatto, la Stampa, Il Giornale, Italia Oggi, Libero, Il Messaggero, La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport, Tuttosport. E periodici, tra cui Panorama, Chi, Tv Sorrisi e Canzoni, Focus, Cosmopolitan, Fashion Magazine, Vanity Fair, Auto Sprint, Elle e Gente. Tutti finiti su piattaforme online di pirateria che, attraverso siti web gratuiti, ne diffondevano in maniera illegale i contenuti editoriali evadendo i diritti patrimoniali spettanti agli editori. Fino ad oggi.
La Guardia di finanza, con il suo Nucleo speciale per la radiodiffusione e l'editoria, nell'ambito di una indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Roma, è infatti intervenuta eseguendo il sequestro preventivo, emesso dal Gip del tribunale di Roma, di 50 domini web che rendevano disponibile tutto questo materiale editoriale digitale.
Il sequestro è stato attuato con l'oscuramento dei siti e riguarda, in pratica, l'illecita fruizione di tutte le principali testate nazionali. I siti e domini interessati risultavano ubicati fuori dal territorio nazionale, ma, coinvolgendo i provider nell’indagine, gli uomini della Guardia di finanza sono riusciti a individuare i siti web e i responsabili dell'attività criminale, rendendo inefficace l'adozione dei sistemi di anonimato utilizzati da tali soggetti per coprire le loro condotte illecite.
Secondo gli inquirenti, i domini posti sotto sequestro avrebbero consentito la fruizione illegale dei contenuti a milioni di utenti: un duro colpo per l’industria dell’informazione, gravata negli ultimi anni da pesanti perdite in termini di diffusione e di introiti pubblicitari. Con devastanti ricadute sull’occupazione nel settore dell’editoria.
Sono 249 i siti pirata oscurati negli ultimi tempi dalle unità speciali della Guardia di finanza a tutela del diritto di informazione ed a contrasto dei gravi danni al settore dell'editoria del Paese. E la Fieg ringrazia: «Esprimo il più profondo apprezzamento per l'operazione condotta dal Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria della Guardia di finanza» ha commentato il presidente della Fieg, Maurizio Costa.
«Si tratta – riporta una nota pubblicata sul sito web della Federazione degli editori – di un segnale importante di sensibilità e di impegno concreto nell’attività di tutela dei diritti d’autore».