Nel centrodestra deve essersi aperta la stagione della caccia agli uffici stampa della pubblica amministrazione.
Dopo il ministro Giovanardi, tocca ora al gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale accusare di “spreco e propaganda” l’attività dei giornalisti degli uffici stampa pubblici della Toscana, che sarebbero addirittura “al soldo” della giunta Martini. Forse non è inopportuno ricordare che esiste una legge, la 150/2000, approvata in modo unanime dal Parlamento (e fortemente voluta dall’allora ministro Frattini), che regola l’attività di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. In particolare, la legge riconosce il ruolo dei giornalisti come garanti di una corretta informazione dei cittadini sull’attività delle istituzioni. Nessuno intende contestare a un gruppo politico il diritto-dovere di esercitare come meglio crede, specie in una fase pre-elettorale, le proprie funzioni. Ciò che sorprende è il pesantissimo e inaccettabile attacco al lavoro degli addetti stampa valutato funzionale a “una rete di collaborazione al soldo di Martini. Un sistema di clientele con le quali la sinistra tutta gestisce, conserva ed incrementa il consenso”. Si fa confusione, mettendo tutto sullo stesso piano, fra attività di “comunicazione” e attività di “informazione”. Si scrive che le spese “per l’ufficio stampa” riguardano “oltre 40 addetti stampa tra Giunta, Agenzie e Aziende regionali” (?) per un totale di “1.010.000,00 euro”. Sottolineiamo di essere in attesa, dopo anni e anni, di una legge che, finalmente, regoli l’attività degli Uffici Stampa regionali a somiglianza di quanto previsto in quasi tutte le altre Regioni. La nostra è una battaglia – che ci ha portato ad effettuare scioperi insieme a tutti i giornalisti – che si inserisce a pieno titolo nella più vasta lotta del mondo giornalistico per la libertà e per la qualità della informazione. IL PRESIDENTE AST (Carlo Bartoli) IL PRESIDENTE GUS TOSCANO (Dario Rossi)