La redazione del ‘Corriere del Mezzogiorno’ di Bari boccia il piano editoriale presentato dal direttore e chiede un immediato confronto con la società editrice, in mancanza del quale annuncia che si asterrà per due giorni dal lavoro. Immediata la solidarietà dell’Assostampa di Puglia, delle istituzioni locali e di numerosi esponenti politici.
“La redazione del ‘Corriere del Mezzogiorno’ di Bari, a
larghissima maggioranza, ha espresso voto contrario al Piano editoriale
presentato dal direttore Enzo D’Errico”. Lo rende noto l’assemblea dei
redattori del quotidiano che in una nota contesta nel dettaglio gli interventi
contenuti del piano.
“Il documento della Direzione – prosegue l’assemblea – presenta gravi
incongruenze rispetto al piano di severo contenimento dei costi messo in atto
dall’azienda e validato dall’intesa con le rappresentanze sindacali. La
redazione di Bari, fin qui, ha mostrato disponibilità al confronto, senso di
responsabilità e spirito di sacrificio per contrastare la grave crisi in atto.
Ma la costruttiva disponibilità al sacrificio viene di continuo bistrattata da
inaccettabili e incomprensibili disparità di trattamento tra la redazione di
Napoli e quella di Bari. Sicché mentre alla Puglia si chiedono pesantissimi
sacrifici, alla Campania, secondo le indicazioni del Piano editoriale, si
dispensano varie promozioni, cui si aggiunge la recente assunzione di una
giornalista praticante”.
“È bene sottolineare – si legge ancora nel documento – un aspetto fin qui
sottaciuto per senso della misura e spirito costruttivo: la crisi che ora
colpisce duramente il ‘Corriere del Mezzogiorno’, pesa sui conti dell’azienda
in maniera diseguale tra Bari e Napoli. Per stessa ammissione della Società
editrice, il lamentato ‘disavanzo gestionale’ grava per il 60% sulla redazione
di Bari e per il 40% su quella di Napoli. Sarebbe bastato rispettare tale
proporzione per distribuire in maniera equa i sacrifici su entrambe le
redazioni e attutirne gli effetti sui salari dei giornalisti baresi, destinati
ad un pesante contratto di solidarietà. Invece, per un disegno editoriale che i
redattori baresi hanno deciso di assecondare con senso di responsabilità, è stata
concordata una marcata differente ripartizione dei pesi”.
“Con ogni evidenza, è la redazione di Bari – concludono i giornalisti – a
sopportare l’onere maggiore, tale per cui essa si fa carico non solo della
crisi che pesa sulla Puglia ma pure di quella che riguarda la Campania,
consentendo a quest’ultima di uscire dalla crisi praticamente indenne. A questo
stato di cose si aggiunge la mancata disponibilità dei giornalisti campani a
condividere con i baresi il peso delle difficoltà e l’oscuro e mai chiarito
riferimento della Direzione alla ‘ripartizione’ tra Napoli e Bari dei carichi e
dei fatturati pubblicitari. La redazione pugliese chiede immediati chiarimenti
alla Direzione e sollecita un confronto con la Società editrice, in mancanza
dei quali si asterrà per due giorni dal lavoro in date che saranno comunicate
con note successive. Altre iniziative, se del caso, saranno prese in
considerazione nei prossimi giorni”.
Immediata la solidarietà delle istituzioni locali, con il presidente della
Regione, Michele Emiliano, che chiede di incontrare i dirigenti del ‘Corriere
del Mezzogiorno’ per contribuire a trovare “una soluzione a una vicenda così
dolorosa”, di numerosi esponenti politici, regionali e nazionali, e
dell’Associazione della Stampa di Puglia, che in una nota “si schiera al fianco
dei colleghi della Corriere del Mezzogiorno nella mobilitazione contro
l´azienda per l´evidente disparità di trattamento con cui è stato avviato il
piano di contenimento dei costi nei dorsi regionali di Puglia e Campania”.
“L’aver raggiunto un´intesa sul contratto di solidarietà e su un piano di
pesanti tagli nella redazione regionale pugliese per far fronte ad una
situazione deficitaria – prosegue l’Assostampa – non può rappresentare, per
Rcs, l’alibi con cui smantellare progressivamente la presenza della prestigiosa
testata del ‘Corriere della Sera’ in Puglia né per effettuare promozioni, anche
tramite tali risparmi e per volontà di un direttore che evidentemente considera
la redazione pugliese una periferia dell´impero. L’obiettivo di risanamento e
di ristrutturazione del dorso pugliese, per rilanciare il quale di recente sono
state realizzate anche iniziative di marketing e convegni a Bari, va perseguito
con un piano editoriale che rafforzi il radicamento del giornale in Puglia e un
piano aziendale che realizzi il risanamento dei conti senza depauperare la
qualità del lavoro o mortificare la professionalità dei colleghi chiamati a
duri sacrifici”.
Sulla vicenda è intervenuto, infine, anche l’editore, che nel ringraziare “il Direttore
impegnato nel difficile compito di conciliare la qualità dell’informazione in
un contesto temporale di nota difficoltà” afferma di non essersi “mai sottratto
al lungo confronto sindacale improntato fino a quando sarà possibile a scelte
di misure conservative dell’occupazione”.