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Vertenze 30 Ott 2015

Crisi al ‘Corriere del Mezzogiorno’ di Bari, la solidarietà di Assostampa e istituzioni locali

La redazione del ‘Corriere del Mezzogiorno’ di Bari boccia il piano editoriale presentato dal direttore e chiede un immediato confronto con la società editrice, in mancanza del quale annuncia che si asterrà per due giorni dal lavoro. Immediata la solidarietà dell’Assostampa di Puglia, delle istituzioni locali e di numerosi esponenti politici.

La redazione del ‘Corriere del Mezzogiorno’ di Bari boccia il piano editoriale presentato dal direttore e chiede un immediato confronto con la società editrice, in mancanza del quale annuncia che si asterrà per due giorni dal lavoro. Immediata la solidarietà dell’Assostampa di Puglia, delle istituzioni locali e di numerosi esponenti politici.

“La redazione del ‘Corriere del Mezzogiorno’ di Bari, a larghissima maggioranza, ha espresso voto contrario al Piano editoriale presentato dal direttore Enzo D’Errico”. Lo rende noto l’assemblea dei redattori del quotidiano che in una nota contesta nel dettaglio gli interventi contenuti del piano.
“Il documento della Direzione – prosegue l’assemblea – presenta gravi incongruenze rispetto al piano di severo contenimento dei costi messo in atto dall’azienda e validato dall’intesa con le rappresentanze sindacali. La redazione di Bari, fin qui, ha mostrato disponibilità al confronto, senso di responsabilità e spirito di sacrificio per contrastare la grave crisi in atto. Ma la costruttiva disponibilità al sacrificio viene di continuo bistrattata da inaccettabili e incomprensibili disparità di trattamento tra la redazione di Napoli e quella di Bari. Sicché mentre alla Puglia si chiedono pesantissimi sacrifici, alla Campania, secondo le indicazioni del Piano editoriale, si dispensano varie promozioni, cui si aggiunge la recente assunzione di una giornalista praticante”.
“È bene sottolineare – si legge ancora nel documento – un aspetto fin qui sottaciuto per senso della misura e spirito costruttivo: la crisi che ora colpisce duramente il ‘Corriere del Mezzogiorno’, pesa sui conti dell’azienda in maniera diseguale tra Bari e Napoli. Per stessa ammissione della Società editrice, il lamentato ‘disavanzo gestionale’ grava per il 60% sulla redazione di Bari e per il 40% su quella di Napoli. Sarebbe bastato rispettare tale proporzione per distribuire in maniera equa i sacrifici su entrambe le redazioni e attutirne gli effetti sui salari dei giornalisti baresi, destinati ad un pesante contratto di solidarietà. Invece, per un disegno editoriale che i redattori baresi hanno deciso di assecondare con senso di responsabilità, è stata concordata una marcata differente ripartizione dei pesi”.
“Con ogni evidenza, è la redazione di Bari – concludono i giornalisti – a sopportare l’onere maggiore, tale per cui essa si fa carico non solo della crisi che pesa sulla Puglia ma pure di quella che riguarda la Campania, consentendo a quest’ultima di uscire dalla crisi praticamente indenne. A questo stato di cose si aggiunge la mancata disponibilità dei giornalisti campani a condividere con i baresi il peso delle difficoltà e l’oscuro e mai chiarito riferimento della Direzione alla ‘ripartizione’ tra Napoli e Bari dei carichi e dei fatturati pubblicitari. La redazione pugliese chiede immediati chiarimenti alla Direzione e sollecita un confronto con la Società editrice, in mancanza dei quali si asterrà per due giorni dal lavoro in date che saranno comunicate con note successive. Altre iniziative, se del caso, saranno prese in considerazione nei prossimi giorni”.
Immediata la solidarietà delle istituzioni locali, con il presidente della Regione, Michele Emiliano, che chiede di incontrare i dirigenti del ‘Corriere del Mezzogiorno’ per contribuire a trovare “una soluzione a una vicenda così dolorosa”, di numerosi esponenti politici, regionali e nazionali, e dell’Associazione della Stampa di Puglia, che in una nota “si schiera al fianco dei colleghi della Corriere del Mezzogiorno nella mobilitazione contro l´azienda per l´evidente disparità di trattamento con cui è stato avviato il piano di contenimento dei costi nei dorsi regionali di Puglia e Campania”.
“L’aver raggiunto un´intesa sul contratto di solidarietà e su un piano di pesanti tagli nella redazione regionale pugliese per far fronte ad una situazione deficitaria – prosegue l’Assostampa – non può rappresentare, per Rcs, l’alibi con cui smantellare progressivamente la presenza della prestigiosa testata del ‘Corriere della Sera’ in Puglia né per effettuare promozioni, anche tramite tali risparmi e per volontà di un direttore che evidentemente considera la redazione pugliese una periferia dell´impero. L’obiettivo di risanamento e di ristrutturazione del dorso pugliese, per rilanciare il quale di recente sono state realizzate anche iniziative di marketing e convegni a Bari, va perseguito con un piano editoriale che rafforzi il radicamento del giornale in Puglia e un piano aziendale che realizzi il risanamento dei conti senza depauperare la qualità del lavoro o mortificare la professionalità dei colleghi chiamati a duri sacrifici”.
Sulla vicenda è intervenuto, infine, anche l’editore, che nel ringraziare “il Direttore impegnato nel difficile compito di conciliare la qualità dell’informazione in un contesto temporale di nota difficoltà” afferma di non essersi “mai sottratto al lungo confronto sindacale improntato fino a quando sarà possibile a scelte di misure conservative dell’occupazione”.

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