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Rai 22 Mag 2008

Carlo Verna (Usigrai): “Ci preoccupa la sindrome Alitalia non i palinsesti”

''E' la sindrome Alitalia che ci preoccupa non la modifica dei palinsesti''. Lo dice Carlo Verna, segretario Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai che oggi incontra l'azienda sul tema delle modifiche ai palinsesti per quanto riguarda l'informazione.

''E' la sindrome Alitalia che ci preoccupa non la modifica dei palinsesti''. Lo dice Carlo Verna, segretario Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai che oggi incontra l'azienda sul tema delle modifiche ai palinsesti per quanto riguarda l'informazione.

''I palinsesti non sono le tavole della legge. Non solo è un diritto, ma anche un dovere per chi guida un'azienda come la Rai ritenerli qualcosa di dinamico, legato ai gusti, alle preferenze, alle esigenze degli utenti'', sostiene Verna. ''L'Usigrai ascolta i colleghi, come ha fatto ancora ieri nell'assemblea del Tg3, prova a dare delle linee, media fra varie idee. Se, ed è tutto da verificare, è partita qualche istanza male indirizzata verso la politica - continua -, rientrerebbe nel campo degli errori comprensibili dei singoli; l'Usigrai e l'Fnsi hanno stigmatizzato il coinvolgimento improprio di esponenti di partito''. ''Rispetto ai cambiamenti ritenuti necessari, da chi guida l'azienda - sostiene ancora il segretario -, abbiamo solo posto due legittime questioni: un confronto preventivo che ci era stato solennemente promesso dal dg Cappon e dal suo vice Leone (ci fu detto e anche scritto che non c'era un piano editoriale, ma solo generiche linee guida); una sorta di equivalenza della mission informativa per ogni singola testata, perché è evidente che nessun corpo redazionale può essere mortificato. Il confronto si svolge oggi dopo proteste a valanga, e viene da sè che il secondo pilastro della nostra impostazione potrà essere verificato solo successivamente''. Il segretario Usigrai però pone ''un dato di fatto. Peccati o reati possono essere commissivi od omissivi. Ebbene i bravi ragazzi (tali sono sempre i senatores) del settimo piano di viale Mazzini nulla hanno intaccato delle 49 strutture di primo riporto al direttore generale, frutto di strati di lottizzazione sovrapposti, con competenze che s'intrecciano e si confondono''. Per Verna:''Se non si cambia subito la legge, e si può farlo in tempi rapidissimi trovando l'intesa parlamentare, verranno altri nove bravi ragazzi telecomandati, che non potranno fare meglio di questi e in un mercato interpiattaforma per la Rai sarà il declino''. (ANSA)

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