L’andamento negativo e contrastato dei mercati finanziari ha condizionato anche il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani che ha chiuso il bilancio di esercizio 2011 con un indice negativo, pur assicurando ai propri iscritti un risultato migliore rispetto ai benchmark dei singoli comparti e ai risultati ottenuti dalla gran parte degli altri fondi negoziali.
Il valore della quota pari inizialmente a 10 euro è salito, infatti, al 31 dicembre 2011, a euro 10,564 per il comparto “garantito”, ad euro 12,591 per il comparto “prudente”, ad euro 11,451 per il comparto “mix”. L’unico comparto che ha continuato a mantenere un risultato complessivamente negativo è il “crescita” (euro 7,118), il cui portafoglio è formato per il 95% da titoli azionari e che per questo ha subito maggiormente l’influenza della consistente crisi dei mercati.
Si tratta di risultati che, nel loro complesso, anche con riguardo ai costi contenuti di esercizio ed ai vincoli di operatività cui il Fondo è vincolato per legge, possono essere visti ottimisticamente. L’andamento iniziale del nuovo anno indica, infatti, una inversione di tendenza dei mercati ed una performance più attiva e dinamica dei gestori finanziari cui sono state affidate le risorse del Fondo. Il primo trimestre 2012 registra un incremento del comparto “garantito” del 4,67%, del comparto “prudente” del 3,43%, del comparto “mix” del 6,56% e del comparto “crescita” del 9,57%, con un sostanziale recupero, quindi, già nel primo trimestre, delle perdite subite nel 2011.
Anche sul piano del numero delle iscrizioni si registra una notevole adesione della categoria al Fondo Pensione Complementare. Nel 2011, gli iscritti sono stati 13.481 evidenziando una contenuta contrazione fisiologica rispetto all’esercizio precedente, dovuta alla riduzione della popolazione giornalistica attiva.
Il Consiglio di amministrazione del Fondo che ha approvato il bilancio di esercizio 2011 ed ha esaminato la gestione finanziaria del primo trimestre 2012 ha anche preso atto dell’avvio, dopo l’approvazione dell’Authority antitrust e del Ministero del Lavoro, della fase conclusiva delle procedure per la definizione della convenzione tra Fondo ed Inpgi che consentirà a tutti i giornalisti italiani di riscuotere anche la pensione complementare dallo stesso istituto che eroga il trattamento pensionistico obbligatorio. È anche in corso la verifica delle norme statutarie da parte delle fonti istitutive (Federazione Italiana Editori Giornali e Federazione Nazionale Stampa Italiana), che dovrebbe consentire l’allargamento della platea dei possibili iscritti anche ai giornalisti free-lance, nonché ai figli dei giornalisti.
Sul sito www.fondogiornalisti.it, il bilancio 2011 e le relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci.