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Vertenze 01 Lug 2015

Ansa, il Cdr decide di revocare lo sciopero. Rimane il “no” al piano di tagli dell’azienda

L’incontro con l’azienda ha dato i suoi frutti: il Cdr dell’Ansa, di fronte alle aperture dimostrate dalla proprietà, ha deciso di revocare l’ultimo giorno di sciopero – previsto per oggi, primo luglio – pur mantenendo ferma l’opposizione al piano di tagli presentato dai vertici dell’agenzia. Resta ad ogni modo il pacchetto di 20 giorni di astensione dal lavoro affidato dall’assemblea al Cdr.

L’incontro con l’azienda ha dato i suoi frutti: il Cdr dell’Ansa, di fronte alle aperture dimostrate dalla proprietà, ha deciso di revocare l’ultimo giorno di sciopero – previsto per oggi, primo luglio – pur mantenendo ferma l’opposizione al piano di tagli presentato dai vertici dell’agenzia. Resta ad ogni modo il pacchetto di 20 giorni di astensione dal lavoro affidato dall’assemblea al Cdr.

Il confronto tra i giornalisti dell’Ansa e i vertici dell’azienda si è rivelato proficuo: a fronte della disponibilità della proprietà a procedere con una seria verifica dei conti e delle problematiche di bilancio, verifica da cui partire per gestire la richiesta di esuberi, e dell’accoglimento – pur graduale – della richiesta di stabilizzare 10 colleghi precari, alcuni con contratti in scadenza, il Cdr ha deciso di revocare l’ultimo giorno di sciopero, quello inizialmente fissato per oggi.
Resta il secco no dei giornalisti ad accettare il piano di tagli annunciato dall’azienda, che prevede 65 esuberi, cassa integrazione e contratti di solidarietà, e resta in parte aperta la vertenza sulle stabilizzazioni: per due colleghi l’assunzione parte da oggi e per altri due alla scadenza del contratto, a fine anno. L’azienda ha poi garantito anche che per tutti gli altri giornalisti e giornaliste da stabilizzare non sono assolutamente a rischio continuità del rapporto di lavoro e livelli retributivi.
E resta il pacchetto di 20 giorni di sciopero che l’assemblea dei giornalisti aveva affidato al Cdr: vi si farà ricorso se dovesse essere necessario, insieme ad ogni nuova eventuale iniziativa necessaria. 
Un gesto di responsabilità, dunque, da parte del Cdr dell’Ansa, per non pregiudicare l’opportunità di avviare un esame approfondito della situazione economica dell’agenzia.
E così sembra giungere una schiarita nella delicata vicenda che ha già portato i giornalisti e le giornaliste dell’Ansa, dopo lo sciopero immediato di due giorni proclamato in risposta al piano di tagli presentato dall’azienda il 23 giugno, ai 4 giorni di agitazione conclusi appena ieri mattina.

Consulta dei Presidenti e Vice Presidenti dell'Ordine dei giornalisti: solidarietà ai colleghi dell'Ansa
Ai giornalisti dell’Ansa era intanto arrivata, proprio oggi, la solidarietà della Consulta dei Presidenti e Vice Presidenti dell'Ordine dei giornalisti. Ecco di seguito il comunicato stampa pubblicato sul sito del Consiglio nazionale dell’Odg.
I presidenti e vicepresidenti degli Ordini regionali dei giornalisti, riunitisi a Roma, il 30 giugno, ritengono allarmante il piano di tagli presentato dall'Ansa e inaccettabile lo strumento dei contratti di solidarietà proposti dall'azienda perché  danneggerebbe in modo irreparabile l'ampiezza della copertura e la qualità  del notiziario, quindi il ruolo stesso di pilastro del sistema dell'informazione nel Paese e di garanzia di pluralismo e democrazia. Nel sistema dell'informazione nazionale l'Ansa rappresenta un bene comune la cui intangibilità deve essere tutelata,  oltre che dall’intera categoria, da tutti i cittadini. I presidenti e i vicepresidenti degli Ordini regionali esprimono incondizionata solidarietà ai colleghi dell'Agenzia in lotta per tutelare non solo il loro posto di lavoro ma il ruolo stesso dell'Ansa e auspicano l'apertura di una vertenza nazionale con iniziative pubbliche.

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