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L'Associazione Ligure dei Giornalisti al fianco del collega Marco Grasso
Minacce 19 Dic 2017

Genova, giornalisti minacciati dagli ultras. Associazione Ligure dei Giornalisti: «La magistratura indaghi»

Un collega racconta dell'indagine della commissione Antimafia sui rapporti tra mafia e calcio e per questo viene insultato, minacciato e fatto oggetto di cori nel corso della partita tra Firenze e Genoa. La solidarietà  dell'Assostampa a Marco Grasso del Secolo XIX.

«Sorprende sempre come l’articolo 21 della Costituzione, che sancisce il diritto di ogni cittadino di essere informato e indirettamente il dovere di informare correttamente, si areni sempre quando si parla dei tifosi delle squadre a di calcio». Lo afferma il segretario dell'Associazione Ligure dei Giornalisti, Alessandra Costante che spiega: «Capita, allora, che a Genova il diritto di cronaca si trasformi in un peccato di lesa maestà se un cronista corretto e informato "osa" dare conto del rapporto "mafia e calcio" in cui la commissione Antimafia parla approfonditamente dei comportamenti, talvolta al limite, di alcuni gruppi di ultras».

L’Associazione Ligure dei Giornalisti si schiera al fianco del collega Marco Grasso e del Secolo XIX, «insultati, minacciati, oggetto di cori nel corso della partita Firenze-Genoa, accusati di aver pubblicato false notizie con un lungo comunicato stampa che tracima violenza», commenta Costante.

«La stessa violenza – incalza – che non è difficile reperire sulla bacheca Facebook del tifoso che ha accompagnato la diffusione della nota con un’immagine tratta da una fiction sulla ‘Ndrangheta e il commento che lascia pochi dubbi: "Se ci cercate, ci trovate"».

L’Associazione Ligure dei Giornalisti «si augura che siano innanzitutto le forze dell’ordine e la magistratura a trovare gli ultras violenti,  incapaci di qualsiasi confronto civile», conclude la rappresentante del sindacato regionale.

@fnsisocial

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