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La locandina della mostra (Foto: assostampasicilia.it)
Associazioni 22 Feb 2025

'Sulla strada, fotoreporter Sicilia': la storia in 88 scatti in mostra a Palermo nella sede dell'Assostampa

Inaugurazione giovedì 27 febbraio 2025 alla presenza, fra gli altri, della segretaria generale Fnsi Alessandra Costante, del segretario aggiunto Claudio Silvestri e del presidente Ungp, Paolo Serventi Longhi.

Due linguaggi, due modi di fare cronaca, scrivere e fotografare. Due mondi complementari che affrontano la sfida del cambiamento dell'informazione. Dal confronto tra queste due visioni nasce 'Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia', «mostra che ha consentito per la prima volta nella nostra regione - spiega l'Assostampa Sicilia - la reunion dei principali fotoreporter che, con i loro scatti hanno reso indelebili nell'immaginario collettivo i fatti di cronaca».

La mostra sarà inaugurata giovedì 27 febbraio 2025 alle 18 nel salone Orlando Scarlata della sede del sindacato regionale alla presenza, fra gli altri, di Alessandra Costante segretaria generale della Fnsi, Claudio Silvestri segretario aggiunto della Fnsi e Paolo Serventi Longhi, presidente dell'Unpg.

In esposizione ci saranno 88 scatti realizzati da 44 fotografi, siciliani e non. La mostra chiuderà al pubblico il 4 aprile. L'evento, che concluderà il calendario degli appuntamenti con il Circolo della stampa per il mese di febbraio, è stato possibile grazie all'impegno di uno dei maestri della fotografia, Franco Lannino, che non ha esitato ad accettare la proposta di Assostampa Sicilia, rendendola un'esperienza che non ha precedenti nella regione.

«L'idea di 'Sulla strada' è nata nell'ambito di un confronto continuo sulla professione che cambia all'interno dell'Associazione Siciliana della Stampa ed è stata immediatamente condivisa e supportata dalla Fnsi, dal Gruppo cronisti siciliani e dal Gruppo giornalisti pensionati, oltre che dalla sezione provinciale di Palermo», rileva l'Assostampa.

«Oggi in bilico - si legge ancora sul sito web del sindacato regionale - ci sono i giornalisti, travolti da social network e fake news, mentre i fotografi di cronaca vengono sostituiti da smartphone, foto manipolate, mentre, per la crisi che dura da anni, l'editoria rinuncia per calcolo meramente economico a qualità e unicità. La fotografia di cronaca, dal bianco e nero al colore, ha l'obbligo naturale di raccontare la realtà, vivendo dello stesso patto etico con il lettore che sta alla base della cronaca. Per questo abbiamo voluto darle la giusta importanza. E anche per riconoscerci come parti complementari di un unico sistema, quello dell'informazione dal quale dipende la libertà e quindi la democrazia di un Paese».

@fnsisocial

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