«Parzialmente libera. Così il Report 2017 di Freedom House sulla libertà di stampa nel mondo etichetta la situazione in Italia, confermando le criticità strutturali dell’informazione nel nostro Paese: gli irrisolti conflitti di interessi, il perdurante controllo politico sulla Rai, la debolezza delle normative antitrust, le minacce continuate e ripetute da parte della politica, ma anche della criminalità organizzata, nei confronti dei cronisti e del diritto di cronaca: minacce fisiche, verbali e sotto forma di “querele temerarie”».
Il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, commentano così i dati del rapporto pubblicato oggi dalla prestigiosa organizzazione, che assegna al Belpaese il punteggio di 31 su 100, dove zero è il massimo della libertà e 100 il minimo (qui il link alla presentazione).
«Sono temi – proseguono i vertici della Fnsi – che il sindacato dei giornalisti affronta da tempo, confrontandosi con tutti gli interlocutori in grado di contribuire a superare gli ostacoli che impediscono all’informazione italiana di essere davvero libera da condizionamenti e censure. Battaglie che la Federazione nazionale della stampa italiana combatte al fianco dei cronisti che ogni giorno con il loro lavoro garantiscono ai cittadini un’informazione corretta e completa e che per il loro impegno spesso rischiano in prima persona».
Le loro storie, le storie dei giornalisti “sotto attacco”, saranno al centro della Giornata mondiale della libertà di stampa, il 3 maggio, che la Fnsi celebrerà con tre appuntamenti: a Reggio Calabria, Torino e Milano.