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È in programma lunedì 31 marzo 2025, alle 9.30 nell'Aula magna del Polo Universitario di Trapani, la cerimonia di premiazione della nona edizione del premio giornalistico dedicato alla memoria di Santo Della Volpe, compianto presidente della Fnsi morto nel 2015. La mattinata si aprirà con un momento di riflessione sul tema 'Democrazia e Costituzione, il ruolo dell'Europa' al quale è prevista la partecipazione del presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio di Trapani.
A seguire si svolgerà la premiazione dei vincitori della IX edizione del concorso riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. A premiare i vincitori con Di Trapani sarà Lorenzo Frigerio, direttore di LiberaInformazione.
In occasione della cerimonia Assostampa Sicilia annuncerà che al Giardino della memoria di Ciaculli verrà installata una targa in ricordo delle vittime della strage di Pizzolungo. «Barbara Asta e i due gemellini Salvatore e Giuseppe - si legge sul sito web del sindacato regionale - saranno ricordati nella quarta terrazza del Giardino inaugurata lo scorso novembre e dedicata alle vittime collaterali della mafia. Le prime due targhe sono state quelle per Lia Pipitone e per gli studenti del Meli Biagio Siciliano e Giuditta Milella. Nella stessa giornata, entro il mese di maggio, nel Giardino gestito con il Gruppo cronisti siciliani e la sezione di Palermo dell'Associazione nazionale magistrati, verrà sostituita anche la targa dedicata al capo della squadra Mobile Boris Giuliano ormai resa quasi illeggibile dalle intemperie».
Il premio Santo Della Volpe, organizzato dal Comune di Erice e dall'associazione Libera, in collaborazione con la Federazione nazionale della Stampa italiana, l'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Usigrai, Libera Informazione, associazione Articolo 21, e con il patrocinio di Assostampa Trapani, rientra nel calendario di appuntamenti organizzato in occasione della settimana del 'Non ti scordar di me', che quest'anno ricorda il 40° anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985 con l'obiettivo di tenere viva la memoria delle vittime, Barbara Rizzo Asta e dei suoi gemellini, Salvatore e Giuseppe, e rinnovare l'impegno civile perché Cosa nostra possa essere messa all'angolo. (mf)
