I giornalisti italiani si danno appuntamento al Roxy bar, alla Romanina, per un 'un caffè per la legalità' e per fare da 'scorta mediatica' ai gestori del locale devastato nel 'raid di Pasqua' che hanno avuto il coraggio di ribellarsi al clan Casamonica-Di Silvio. L'appuntamento, rivolto «a tutti i cittadini che credono nella libertà e nella giustizia, agli artisti, alle personalità della cultura e dell'informazione, alle associazioni, alle forze sociali e ai rappresentanti delle istituzioni», scrivono gli organizzatori, è per giovedì 17 maggio, dalle 11, in via Salvatore Barzilai, 147 a Roma.
All'iniziativa, nata da un'idea di Floriana Bulfon e alcuni altri colleghi e promossa da Rete #Nobavaglio e Articolo 21, con l'adesione di Federazione nazionale della Stampa italiana, Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Usigrai, Associazione Stampa Romana e Ordine dei giornalisti del Lazio, hanno già aderito Ateneo Tor Vergata; Cgil Lazio; Cisl Lazio; Uil Lazio; Ucsi; A mano disarmata; Anpi Roma; Antimafia Duemila; Arci Nazionale; Associazione Caponnetto; Associazione DaSud; Associazione nazionale vittime Usura, Estorsione Racket; Casetta Rossa; LeU; Libertà e Giustizia; Pd; Ascanio Celestini; Gianpiero Cioffredi, presidente Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio; Giornale Radio Sociale; il Cdr di Huffington Post Italia e le giornaliste e i giornalisti Lirio Abbate, Federica Angeli, Lucia Annunziata, Enrico Bellavia, Marino Bisso, Attilio Bolzoni, Carlo Bonini, Paolo Borrometi, Mario Calabresi, Antonello Caporale, Alessandra Costante, Marco Damilano, Arturo Di Corinto, Gianluca Di Feo, Graziella Di Mambro, Vittorio Di Trapani, Guido D'Ubaldo, Giuseppe Giulietti, Domenico Iannacone, Ignazio Ingrao, Raffaele Lorusso, Riccardo Luna, Elisa Marincola, Antonella Napoli, Roberto Natale, Lazzaro Pappagallo, Carlo Picozza, Carlo Puca, Silvia Resta, Sergio Rizzo, Sandro Ruotolo, Fiorenza Sarzanini, Pino Scaccia, Paola Spadari, Giovanni Tizian, Nello Trocchia, Carlo Verna.
Con loro anche i rappresentanti di numerose altre associazioni, di istituzioni, comitati di quartiere e dell'associazionismo studentesco. «Restiamo accanto a chi ha avuto il coraggio di denunciare il potere mafioso e reagiamo ai nuovi attacchi squadristi contro i giornalisti. Testimoniamo la nostra vicinanza ai ragazzi della Romanina», concludono i promotori dell'iniziativa. Le adesioni sono in aggiornamento.