«Nove cronisti sarebbero stati uccisi in seguito al grave attentato che ha colpito, ancora una volta, la città di Kabul e che ha ucciso oltre 50 persone. Secondo una prima ricostruzione i terroristi hanno deliberatamente colpito il gruppo di cronisti considerati una presenza insopportabile da chi ha bisogno del buio per portare a compimento il proprio disegno criminoso. Si tratta di una delle più gravi stragi di giornalisti mai realizzate.
Dal momento che abbiamo manifestato e urlato il nostro #jesuischarlie per le stragi compiute a pochi chilometri da casa nostra, non possiamo che far sentire il nostro #jesuiskabul e chiedere a tutti noi di dare voce a chi, in Afghanistan, ancora si batte per riparare ai guasti prodotti ieri dalle 'Nostre' bombe e oggi da un terrorismo integralista che colpisce chiunque si opponga al suo disegno, senza distinzione di fede religiosa e colore della pelle.
La manifestazione del 2 maggio, dedicata alla libertà di informazione, e che si svolgerà al liceo Mamiani di Roma sarà dedicata ai giornalisti afghani e sarà aperta da una loro testimonianza».
Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della FNSI.