La segreteria regionale dell'Associazione Siciliana della Stampa esprime incredulità e sconcerto per «il grave attacco rivolto stamattina dal presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè a 'la Repubblica', nel corso della cerimonia per la consegna del Ventaglio. Non è ammissibile che un momento istituzionale, peraltro di natura conviviale, si trasformi in un processo pubblico a una testata giornalistica», scrive l'Assostampa.
«L'onorevole Miccichè, se ritiene di essere diffamato, ha tutti gli strumenti per difendersi nelle sedi opportune – prosegue il sindacato regionale –. Quello che non può fare è mettere all'indice in modo maldestro e improprio il lavoro scrupoloso dei colleghi, parlando a sproposito di libertà di stampa e nei fatti alterando la normale dinamica dei rapporti fra l'istituzione e gli organi di informazione».
In apertura della tradizionale cerimonia del Ventaglio, a Palermo, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana aveva mostrato un titolo de 'la Repubblica' e uno stralcio di un articolo a suo avviso sono diffamatori, annunciando di aver firmato la querela per diffamazione nei confronti del quotidiano e commentando: «Se io oggi non posso essere sereno è perché sono condizionato da un giornale che scrive falsità».