Giornalisti Rai in sciopero. Lo anticipa, in una nota, l’esecutivo dell’Usigrai: «Domani le giornaliste e i giornalisti della Rai – spiega il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico – ritireranno le firme dai propri servizi come segno di protesta nei confronti della annunciata riduzione degli spazi informativi e della ulteriore onerosa infornata di esterni. La protesta sarà spiegata ai cittadini con un comunicato letto in tutte le edizioni principali di Tg e Gr, oltre che pubblicato su web e televideo».
Uno sciopero delle firme per chiedere una radicale riforma dell’informazione, nelle testate e nelle reti: «È il momento dell’innovazione e del cambiamento – scrive l’esecutivo dell’Usigrai – e noi siamo pronti da tempo. L’azienda invece va in direzione opposta con la riproposizione di vecchi metodi che passano per le chiamate dirette di esterni, la riduzione di spazi di informazione, e l’aumento del peso di società di produzione e degli agenti. Nelle settimane in cui chiediamo ai cittadini di pagare il canone con le nuove regole, dovevamo presentarci con il volto di una Rai nuova, più vicina alle loro esigenze e richieste. E invece il vertice sta riproponendo i soliti vecchi schemi».
E il ritiro delle firme è solo il primo passo della mobilitazione. «In queste ore, insieme ai Cdr, stiamo raccogliendo i curriculum delle giornaliste e dei giornalisti della Rai e presto li consegneremo al vertice di Viale Mazzini. A una azienda che non vuole conoscere i giornalisti interni, per assumerne di esterni, rispondiamo con la nostra professionalità, la nostra storia, le nostre competenze. Nell’unico modo che conosciamo: la massima trasparenza. E se fossero confermate le notizie delle ultime ore, non ci fermeremo. Ci rivolgeremo alle sedi opportune per il rispetto del dovuto confronto sindacale sulle modifiche di palinsesto, e forniremo ulteriore documentazione all’Anac e alla Corte dei Conti affinché valuti il rispetto delle regole anche nelle ulteriori nuove assunzioni. La responsabilità di queste scelte sarà del Direttore generale che le propone, ma anche dei Consiglieri di Amministrazione che domani dovessero dare il proprio via libera», conclude l'Usigrai.