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Carta di Roma 18 Apr 2013

"Ville a rom", sanzioni per articoli dell'Unione Sarda

L'Ordine dei giornalisti della Sardegna nei giorni scorsi ha deliberato la sanzione della censura per il condirettore del quotidiano "L'Unione Sarda", Roberto Casu. Nei suoi confronti era stato avviato nel novembre scorso un procedimento disciplinare per presunta violazione delle carte deontologiche, in particolare di quella di Roma, esteso anche a un redattore della stessa testata, Michele Ruffi, (per il quale e' stato deciso il provvedimento dell'avvertimento) per una serie di articoli pubblicati nell'agosto scorso su locali - descritti come "ville con piscina" - affittati ai rom tramite la Caritas dopo lo sgombero di un campo nomadi alla periferia di Cagliari.

L'Ordine dei giornalisti della Sardegna nei giorni scorsi ha deliberato la sanzione della censura per il condirettore del quotidiano "L'Unione Sarda", Roberto Casu. Nei suoi confronti era stato avviato nel novembre scorso un procedimento disciplinare per presunta violazione delle carte deontologiche, in particolare di quella di Roma, esteso anche a un redattore della stessa testata, Michele Ruffi, (per il quale e' stato deciso il provvedimento dell'avvertimento) per una serie di articoli pubblicati nell'agosto scorso su locali - descritti come "ville con piscina" - affittati ai rom tramite la Caritas dopo lo sgombero di un campo nomadi alla periferia di Cagliari.

Alcune delle famiglie rom rimaste senza un posto dove vivere erano state alloggiate in un'ex discoteca in disuso sul litorale di Quartu Sant'Elena (Cagliari), con una piscina esterna vuota, abbandonata da anni e ripulita dai nuovi abitanti. L'Ordine aveva ricevuto numerose segnalazioni su presunte violazioni della Carta di Roma, il documento a tutela della dignita' di immigrati, nomadi, rifugiati e richiedenti asilo. Nei giorni scorsi l'Ordine regionale ha concluso il procedimento. Il Consiglio dell'Ordine ha accertato il mancato rispetto dei principi di queste norme deontologiche da parte di entrambi i giornalisti. Il condirettore e' stato ritenuto responsabile anche della violazione dell'articolo 2 della legge istitutiva dell'Ordine, nel punto in cui afferma il dovere del rispetto della verita' sostanziale dei fatti. (AGI 18 APRILE 2013)

Rob

@fnsisocial

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