Ai giornalisti di Viareggio (Lucca) è stato comunicato dal personale all'ingresso del municipio che l'accesso al palazzo comunale «è per loro subordinato alla dimostrazione di avere un appuntamento. In caso contrario, il personale all'ingresso dovrà ottenere dall'amministrazione un via libera prima di autorizzare l'accesso». Lo riferisce in una nota il Cdr del Tirreno che «stigmatizza questo ennesimo tentativo di limitare la libertà di informazione».
Nella nota si spiega che si tratta di una «scelta dell'amministrazione del sindaco Giorgio Del Ghingaro che rende difficile il lavoro di tutti i colleghi e complica perfino il rapporto con l'ufficio stampa dell'amministrazione che si trova al primo piano del palazzo comunale. Ma in questa decisione – si aggiunge – c'è molto di più: controllare le entrate e le uscite di un cronista da palazzo comunale, pretendere di sapere chi incontra, annotare su un registro in quale ufficio si recherà (e di conseguenza sapere di che cosa si sta occupando e in che modo), quanto tempo passa nei corridoi del municipio e perché, significa di fatto ostacolare il lavoro della stampa, spegnere le sue fonti, limitare il diritto di informare e quello dei cittadini ad essere informati». (Ansa - Viareggio, 19 aprile 2018)