Una Corte di appello di Istanbul ha disposto il ritorno in carcere per i giornalisti e dirigenti dello storico quotidiano d'opposizione Cumhuriyet condannati in primo grado con l'accusa di terrorismo, il 26 aprile 2018, per aver sostenuto Fethullah Gulen, considerato la mente dietro il fallito golpe del luglio 2016.
I giudici hanno confermato le condanne per i giornalisti Hakan Kara e Guray Oz, per il vignettista Musa Kart, l'avvocato Mustafa Kemal Gungor, il componente del board Onder Celik e l'impiegato Emre Iper, che dovranno tornare in prigione per finire di scontare la pena.
Tutti gli accusati hanno negato ogni addebito a loro carico.
Stando a quanto riporta lo stesso Cumhuriyet, anche l'ex direttore Murat Sabuncu, il giornalista Ahmet Sik, Hikmet Cetinkaya, Orhan Erinc, Akin Atalay e Aydin Engin dovranno tornare dietro le sbarre in attesa che il tribunale si pronunci sul ricorso in appello.
Hanno invece già scontato la pena il giornalista Kadri Gursel e l'avvocato Bulent Utku. Già prima che i giudici si pronunciassero in primo grado, infatti, giornalisti e lavoratori del quotidiano erano stati tenuti in stato di detenzione preventiva per diversi mesi, in alcuni casi oltre un anno.