«Una "brutta avventura", un "momento sgradevole". Così l'"artista" Bruno Vespa ha definito la violenza denunciata da una delle due studentesse americane. Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Vespa ha messo a segno una pessima pagina di giornalismo. Più che una intervista è sembrato un interrogatorio, cominciato con il tipico: "Aveva bevuto un pochino?"».
Le commissioni Pari Opportunità di Fnsi e Usigrai commentano così l'intervista ad una delle due studentesse americane che hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri, lo scorso settembre, andata in onda ieri sera a "Porta a porta".
«Ci auguriamo – proseguono le Cpo – che il vertice di Viale Mazzini, dove siedono ben 5 giornalisti, voglia far sentire la propria voce. Su temi di questa rilevanza la Rai Servizio Pubblico deve parlare con chiarezza e nettezza: nessun cedimento a racconti stereotipati. L'artista Vespa faccia intrattenimento e lasci trattare temi di tale delicatezza a chi tiene ad essere riconosciuto come giornalista e quindi a rispettarne i codici deontologici».