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La sede Rai di Bari (Foto: google.it/maps)
Sentenze 22 Ott 2024

Rai, nuova condanna per condotta antisindacale: a Bari omessa illegittimamente la lettura del comunicato sullo sciopero

Fnsi, Assostampa Puglia e Usigrai: «Vigileremo perché questa decisione non dia adito a comportamenti vessatori nei confronti del Cdr e della redazione».

«Ancora una condanna per condotta antisindacale nei confronti della Rai per lo sciopero del 6 maggio scorso. Dopo la sentenza del 12 luglio del tribunale di Roma che ha censurato e ritenuto illegittimo quanto avvenuto a Rainews, ora il giudice di Bari condanna l'azienda per la mancata lettura in onda del comunicato sindacale di Usigrai». Lo scrivono, in una nota congiunta diffusa martedì 22 ottobre 2024, la stessa Usigrai, l'Associazione della Stampa di Puglia e la Fnsi.

«Nella foga di boicottare lo sciopero, pur potendo contare su soli 5 giornalisti non scioperanti (su un organico di 32), chi ha organizzato il lavoro in quella giornata ha omesso la lettura del comunicato in un'edizione del giornale radio regionale», prosegue il sindacato.

Nel dispositivo, la giudice del lavoro Luigia Lambriola ha ordinato che il comunicato venga letto un lunedì con la seguente premessa: 'Il presente comunicato sindacale viene letto oggi, in virtù del provvedimento della magistratura, in quanto la sua lettura era stata illegittimamente omessa dalla Rai nella giornata di sciopero proclamata da Usigrai per il 6 maggio scorso'. Rigettata la tesi difensiva della Rai che avrebbe voluto addossare la responsabilità al Cdr.

Accogliendo il ricorso dell'Assostampa Puglia, rappresentata dagli avvocati Ettore Sbarra e Bruno Del Vecchio, la giudice ha anche ordinato alla Rai di rispettare il contratto di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi (articolo 34) e il contratto integrativo Rai-Usigrai. L'azienda è stata anche condannata a pagare all'Assostampa le spese processuali.

«Vigileremo - concludono Usigrai, Fnsi e Associazione regionale di stampa - perché questa condanna non dia adito a comportamenti vessatori nei confronti del Cdr e della redazione che nel corso dell'ultima assemblea ha approvato, a larghissima maggioranza (22 voti favorevoli su 24), un documento nella quale si denunciava 'il clima di tensione alimentato dall'alto dopo lo sciopero del 6 maggio, scelte discutibili in un contesto di ostilità e assenza di confronto' e si chiedeva 'il ripristino di un clima di serenità e delle corrette relazioni sindacali'».

@fnsisocial

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