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Lo sfregio sulla targa in memoria di Beppe Alfano (Foto: da assostampasicilia.it)
Istituzioni 12 Mar 2025

Piantedosi: «In corso indagini sull'atto vandalico alla targa per Beppe Alfano»

Il ministro dell'Interno, nel corso del question time alla Camera di mercoledì 12 marzo 2025, ha fatto il punto su quanto avvenuto a Barcellona Pozzo di Gotto, come denunciato anche dall'Assostampa Messina.

«Al momento, sono in corso indagini, anche mediante l'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza delle zone limitrofe alla piazza», in relazione all'episodio di vandalismo perpetrato lo scorso 8 marzo contro la targa intitolata a Beppe Alfano, a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time della Camera.

«Su un piano più generale - ha ricordato il ministro - la vicinanza e il supporto dello Stato in favore di vittime innocenti della criminalità organizzata è testimoniata anche dalle provvidenze erogate dal Commissario per le iniziative di solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso che, solo nello scorso anno, hanno consentito risarcimenti in favore delle vittime di mafia per più di 28 milioni di euro. Tra le altre iniziative a cura del Commissario, è stata, di recente, effettuata una campagna di comunicazione sulle reti Rai, allo scopo di far conoscere l'intervento dello Stato in favore delle vittime dei reati di tipo mafioso».

«Sul sito istituzionale del ministero dell'Interno - ha proseguito - è anche presente una sezione dedicata alle 'Testimonianze di coraggio' nella quale sono riportate le vicende di chi ha perso la vita per la legalità e, tra queste, anche quella di Beppe Alfano. Segnalo, inoltre - ha aggiunto - che le prefetture e le forze dell'ordine sono attivamente impegnate sul territorio in campagne di informazione e sensibilizzazione, per promuovere, specie tra le giovani generazioni e in ambito scolastico, la cultura della legalità. Ciò - ha concluso il ministro - nella consapevolezza che la memoria di coloro che hanno pagato, con la vita, il coraggio con cui hanno combattuto le mafie sia condizione necessaria per proseguire sulla strada che hanno tracciato e per rafforzare l'impegno, di fronte a ogni forma di violenza, prepotenza e prevaricazione, a non rassegnarci mai all'indifferenza». (Ansa, 12 marzo 2025)

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