Maxi sequestro preventivo per circa 3,4 milioni di euro nei confronti dell'emittente televisiva palermitana Telerent e del suo legale rappresentante. A dare attuazione alla misura, giovedì 23 gennaio 2025, sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, che hanno dato esecuzione a un decreto emesso dal gip su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – spiega una nota della Guardia di Finanza – hanno riguardato i contributi pubblici a valere sulle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione concessi dal ministero delle Imprese e del Made in Italy alla nota emittente televisiva locale nell'arco temporale che va dal 2016 al 2023.
Secondo le Fiamme Gialle, all'esito degli accertamenti svolti in relazione alle istruttorie instaurate dalla società, «sono state rilevate significative anomalie in ordine a uno dei requisiti fondamentali per l'ottenimento delle provvidenze», ossia il numero di lavoratori, compresi i giornalisti, effettivamente impegnati nell'attività di fornitura di servizi media audiovisivi.
Stando alle accuse, «diversi dipendenti (tra cui alcuni familiari del legale rappresentante) sarebbero stati assunti, in modo surrettizio, al solo scopo di poter accedere alle contribuzioni pubbliche, senza in realtà prestare alcuna attività lavorativa nell'ambito dell'emittente ovvero svolgendo prestazioni saltuarie e del tutto marginali».
Tutto ciò, secondo la ricostruzione operata dalle Fiamme Gialle, avrebbe indotto le strutture ministeriali ad autorizzare la liquidazione degli importi, consentendo all'emittente di ottenere contributi pubblici per oltre 4,1 milioni di euro, di cui 3,4 milioni di euro già erogati e oggetto del provvedimento adottato dall'Autorità Giudiziaria.
Sequestro Telerent, Assostampa: «Salvaguardare le posizioni dei colleghi e la continuità del loro lavoro giornalistico di qualità»
Assostampa Sicilia registra con estrema preoccupazione il sequestro milionario ai danni degli editori di Telerent. Ciò per delle accuse sollevate da un'indagine della Guardia di Finanza che, se risultassero vere, getterebbero un'ombra sinistra sul modo disinvolto dei responsabili di attingere a contributi pubblici elargiti a sostegno di un comparto che affronta da tempo una crisi profonda.
Allo stesso tempo, però, il sindacato siciliano dei giornalisti non può non avere apprensione per i colleghi giornalisti, gli operatori e il personale tecnico regolarmente in servizio a Telerent che ogni giorno svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità.
L'auspicio è che le loro posizioni vengano salvaguardate e messe nelle condizioni di continuare a fornire un prodotto aggiornato e di qualità.
Certamente, fa impressione l'accusa che individua nelle assunzioni il meccanismo attraverso il quale ottenere finanziamenti non dovuti; ci indigna perché tali risorse potrebbero essere state sottratte ad altre realtà virtuose e che con quel sostegno avrebbero potuto creare occupazione per i colleghi che oggi si ritrovano per i motivi più svariati ai margini della professione.
Assostampa seguirà la vicenda e invita tutti gli organismi di categoria a fare altrettanto, intervenendo anche dal punto di vista disciplinare - e non soltanto - se si dovessero riscontrare connivenze da parte di colleghi iscritti all'Albo. (Da: assostampasicilia.it)